I presenti hanno condiviso la necessità di incentivare percorsi di comunicazione ed interventi che accrescano la consapevolezza della particolarità della situazione, la quale richiede l’assunzione di atteggiamenti responsabili da parte di tutti coloro che operano nelle scuole. Oltre ciò, è stata sottolineata l’importanza di fronteggiare con criteri di generale uniformità le eventuali emergenze, non solo per le azioni da porre in essere nell’immediatezza dell’evento ma anche per quelle inerenti le decisioni da assumere.
Pertanto si è stabilito di continuare ad effettuare le già attivate prove di evacuazione in ciascun edificio scolastico, a scadenze regolari ma con frequenza costante; questo non solo per favorire l’acquisizione sempre più consapevole e pronta delle modalità di reazione di fronte ad un evento ma anche per ingenerare una sorta di presa di coscienza tale da rendere il meno traumatico possibile l’impatto dell’evento stesso, sui singoli e collettivo.
Si è inoltre stabilito che, in caso di scossa sismica durante l’orario scolastico e dopo l’attuazione delle azioni previste dai piani di evacuazione, l’eventuale rientro negli edifici, trascorso il necessario tempo di attesa e all’esito delle verifiche sul fenomeno (epicentro, grado, ecc.) la ripresa delle attività didattiche sarà a discrezione, plesso per plesso e scuola per scuola – sentito l’RSPP –, dei rispettivi Dirigenti.