Il sindaco Francesco Mastromauro ha ricevuto dall’Ufficio tecnico intorno alle 13 di oggi, 31 gennaio, la relazione riguardante i plessi scolastici “Pagliaccetti” e di Colleranesco, sui quali i tecnici comunali avevano già effettuato sopralluoghi e verifiche tuttavia ripetuti dopo le scosse telluriche del 18 gennaio scorso e maggiormente approfonditi. “Il risultato – dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – è che le scosse non hanno provocato alcun danno ai due edifici. Tuttavia gli indicatori di vulnerabilità sismica certificati da tecnici incaricati sono 0,01 per la “Pagliaccetti” e 0,053 per la scuola di Colleranesco. Minimi, quindi, considerando che il valore è compreso tra 0 e 1, però sufficienti in una zona a sismicità bassa come la nostra. Ma c’è un ma. La Commissione Grandi Rischi ha sottolineato, come è noto, da ultimo con nota del 25 gennaio scorso, che la sequenza sismica non è in esaurimento. Insomma, la cautela è d’obbligo e le precauzioni secondo me non sono per niente eccessive. Per questo ho convocato le dirigenti scolastiche e il rappresentante dei genitori nel consiglio d’Istituto per esporre, insieme con i componenti della maggioranza consiliare, i contenuti della relazione approntata dall’Ufficio tecnico proponendo, dovendo chiudere le due scuole, una soluzione che consenta la normale prosecuzione dell’attività didattica. Ho proposto di trasferire gli studenti della “Pagliaccetti” e gli alunni della scuola di Colleranesco in altri edifici scolastici sicuri possedendo indici di resistenza sismica adeguati. All’uopo ho insediato un tavolo di lavoro, coordinato dalla vicesindaco Nausicaa Cameli, del quale fanno parte le dirigenti scolastiche e i rappresentanti dei genitori per individuare le soluzioni fra quelle che ho indicato o proponendone altre in grado di consentire la ripresa delle attività a partire da lunedì 6 febbraio. Intanto stiamo già pensando e programmeremo gli interventi di adeguamento per alzare il coefficiente di sicurezza sismica sulla “Pagliaccetti” e sul plesso di Colleranesco per i quali occorrerà accendere un mutuo. E’ però necessario che dal Governo si preveda un allentamento del Patto di stabilità, misura indispensabile per ogni ente locale per fronteggiare le spese che questi interventi comportano”.
Il sindaco pensa però che la soluzione migliore sia un piano di ampio respiro alla luce dello scenario che si è venuto a creare con i terremoti e le emergenze ambientali. “Vorrei per Giulianova – dice il sindaco – un Campus scolastico, ampio, funzionale, con spazi verdi, palestre, biblioteche e aree di aggregazione collocato in una zona strategica, facilmente accessibile. Secondo me l’area migliore sarebbe in via Cupa. Ma di questo vorrei parlare in una serie di incontri con i cittadini che organizzerò il prima possibile”.