PESCARA – Bene la decisione del Consiglio dei ministri del 20 gennaio scorso, di decretare per l’Abruzzo e le altre zone del centro Italia devastate dal maltempo “la dichiarazione dello stato di emergenza”, ma adesso occorrerà tradurre questo atto in provvedimenti conseguenti a favore dell’economia dei territori colpiti, a cominciare dalla sospensione del pagamento di tasse e tributi. Lo chiede la Cna Abruzzo, secondo la quale la decisione del Governo Gentiloni (per ora limitata a un comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale), che ha stanziato un primo intervento i 30 milioni di euro per far fronte alle prime emergenze nelle quattro regioni – con l’Abruzzo anche Lazio, Marche e Umbria – segnate da neve, piogge torrenziali, ghiaccio e disservizi indegni di un Paese civile, dovrà essere seguita a stretto giro da una serie di misure concrete.
Misure necessarie a dare sostegno a un’economia martoriata dal combinato micidiale tra il maltempo e il terremoto, che purtroppo è tornato a interessare vaste zone del territorio regionale.
In attesa così di una più precisa contabilità dei danni patiti da tutti i comparti economici – dall’industria all’artigianato, dal commercio all’agricoltura, dal turismo ai servizi – la Cna torna ad insistere con il Governo, che tecnicamente ha esteso “gli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016” sul tema lanciato nei giorni scorsi: la sospensione, per un congruo numeri di mesi, sei almeno, del pagamento dei diversi oneri legati alla tassazione nazionale e locale, una volta individuati con precisione i comuni ammessi al beneficio.
Oneri – ragione la Cna Abruzzo – cui non si capisce peraltro come sarebbe possibile far fronte da parte delle imprese, in presenza di attività economiche paralizzate e blocco delle attività produttive. D’altra parte – conclude la confederazione artigiana – lo stesso Governo, sempre nella decisione del 20 gennaio scorso, ha individuato alcune particolari criticità del mondo produttivo: nel caso specifico quello del comparto agricolo e zootecnico. Metro identico dovrà essere dunque utilizzato per tutti gli altri settori colpiti.