Pescara – Nella tarda mattinata è arrivata la notizia che ha riacceso la speranza sulla tragedia di Farindola, all’Hotel Rigopiano l’albergo spazzato via da una slavina, sono state ritrovate vive sotto un solaio grazie a una sacca d’aria 6 persone.
Nel corso della giornata e fino ad ora le notizie si sono continuamente sovrapposte a quelle precedenti e in un crescendo di speranza i superstiti dapprima 6 sono diventati pian piano 10.
I primi ad essere tratti in salvo sono stati una madre con il figlio, un maschietto quindi, non una bimba come diffuso precedentemente, i due sono stati ritrovati nella cucina grazie al fiuto dei cani e a del fumo che usciva dalle macerie, avevano acceso un fuoco e probabilmente avevano qualcosa da mangiare.
“Erano felicissime, senza parole”, ha raccontato un soccorritore.
La donna è la moglie di Parete, lo chef che si era fortuitamente salvato dalla slavina e aveva lanciato l’allarme.
La signora è stata tratta in salvo col figlio Gian Filippo.
“Andate da mia figlia è nella stanza accanto”
ha chiesto la mamma ai soccorsi, che si sono messi alla ricerca della bambina.
All’ospedale di Pescara verso le 16,00 si è ricostruito parzialmente il nucleo famigliare e Parete ha potuto finalmente riabbracciare la moglie e il figlio.
Poco dopo le 18,00 altri tre bambini sono stati tratti in salvo dai Vigili del Fuoco.
Si tratterebbe da fonti VV.FF. di quel gruppo di persone individuato per ultimo.
Dopo le 19 la notizia che in molti speravano di apprendere, la piccola Ludovica figlia del cuoco Parete è stata tratta in salvo.
E dopo quasi un’ora di viaggio sulla strada innevata che porta da Rigopiano a Penne sono arrivati nella città vestina a bordo di ambulanze i tre bambini estratti dalle macerie, tra loro Ludovica figlia del cuoco Giampiero Parete. Arrivati a Penne sono stati portati in elicottero per ricevere le cure presso l’ospedale di Pescara.
Gli altri bambini in salvo sono Edoardo di Carlo e Samuel Di Michelangelo.
“Al momento le vittime” – ha comunicato il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: – “sono 5 quelle collegate al maltempo e due i decessi accertati all’hotel Rigopiano”.
Dopo quasi 48 ore l’Abruzzo che non aveva mai disperato ha accolto la notizia con immensa gioia, non si conoscono ancora le condizioni in cui versano al momento le persone intrappolate, i vigili del fuoco sono in contatto con i sei con i quali hanno più volte parlato comunicando con i soccoritori. Più tardi le persone ritrovate sono diventate otto e tra loro un’altra bimba. A questo punto gli angeli del ghiaccio non hanno più escluso la possibilità di ritrovare altri sopravvissuti grazie a bolla d’aria analoghe a quella che si è creata per i 6 fortunati di questa mattina, in altre aree di quel che rimane dell’hotel.
Un lavoro che è proseguito per tutta la notte quello dei soccorritori e che a temperature sotto zero e con l’ausilio di fotocellule hanno scavato ininterrottamente ma a ritmi ridotti per le ridotte condizioni di sicurezza che questa notte non hanno permesso l’impiego di più uomini. In totale, nell’arco dell’intera giornata di ieri, circa cinquanta Vigili del fuoco hanno operato per la ricerca dei dispersi.
Le attività sono proseguite senza sosta anche durante la notte.
Turbine e ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all’hotel . Da ieri purtroppo sono stati estratti due corpi dalle macerie mentre la Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo.