Montesilvano Non ci sta il PD cittadino a subire la scelta prospettata al tavolo tecnico del Comune con Anas e Prefetto, quale approccio risolutivo per il traffico e l’inquinamento dell’area vestina. E lo fa appellandosi alla Regione, in una lettera aperta indirizzata al Presidente Luciano D’Alfonso, nella convinzione che possa accogliere l’invito a ripensare un piano della mobilità intercomunale, impegnando risorse per realizzare un tracciato di raccordo tra la galleria e il ponte, in linea con la progettualità delle passate amministrazioni di centro-sinistra.
“Caro Presidente, – scrive la segretaria del PD di Montesilvano, Romina Di Costanzo, insieme al gruppo consiliare e dirigente del partito – la politica della mobilità è una delle più complesse tra quelle che competono agli enti locali e l’obiettivo della sostenibilità oggi aggiunge delle sfide più ardue”.
Fortemente critico nei confronti della giunta Maragno, il PD attacca scrivendo
“Prendiamo atto della totale incapacità di interazione della nostra Amministrazione cittadina con gli enti sovraordinati nell’affrontare problematiche articolate, quale è la mobilità, rispetto alla quale è evidente una mancanza di pragmatismo negli approcci risolutivi, scarso protagonismo e ripensamenti continui”.
Nel ricordare la contrarietà al senso unico quale soluzione, seppur in via sperimentale, prospettata qualche mese fa al tavolo tecnico con l’Anas, Di Costanzo scrive “Sin dall’inizio, il Partito Democratico, conscio delle difficoltà e dei disagi quotidiani dei cittadini, che transitano e risiedono nell’area vestina, ha colto la miopia della proposta, costituendo la stessa, più che una soluzione al problema inquinamento, un’inevitabile traslazione di una criticità su un’altra direttrice della città già molto antropizzata, e di per sé vulnerabile, e dunque uno spostamento di una sindrome Nimby da un quartiere all’altro”.
Secondo il PD cittadino “I flussi veicolari sul territorio urbano e il conseguente traffico e inquinamento di parti critiche della città impongono un approccio complesso di ripensamenti infrastrutturali e modali importanti, in un piano urbano della mobilità sostenibile metropolitana in un orizzonte di lungo periodo.
D’altronde, ormai da tempo, gli spostamenti non sono più confinati alla sola dimensione comunale: sono più di 60 mila i veicoli che si riversano quotidianamente sulle strade urbane solo tra Montesilvano-Pescara”.
Pertanto Di Costanzo prospetta un ripensamento nell’approccio della mobilità “in virtù del percorso di fusione che interesserà anche la nostra città, – riporta la lettera – ci aspettiamo che si avvii al più presto una pianificazione intercomunale su infrastrutture, mobilità e trasporti implementando uno strumento conoscitivo e propositivo col quale attivare finalmente un valido tavolo di discussione, con tutti i portatori di interesse, a cominciare da Anas, Società autostrade, Trenitalia, Tua, Arta, Regione, Provincia che possa in futuro trascendere il primo nucleo urbano per estendersi ad altri comuni limitrofi quali Città Sant’Angelo, Silvi, Francavilla, Sambuceto e San Giovanni teatino. Uno strumento che sappia intercettare anche più fondi, in funzione delle istanze complessive dell’area vasta che rappresenta, piuttosto che continuare con la realizzazione di opere che rispondono all’esigenza contingente di spendere finanziamenti e non cogliere i bisogni reali di un territorio”.
In questo orizzonte temi cruciali da valutare sono secondo il PD “la variante alla ss.16, e dunque la valutazione di un tracciato che possa raccordare la galleria de I Pianacci al terzo ponte, il futuro dei tre ponti, il recupero della A 14 come tangenziale nord in alternativa ad un nuovo tracciato autostradale – che preveda la famosa terza corsia – e la strada parco”.
Secondo il Partito Democratico “La politica deve recuperare un approccio trasversale, sistemico e in un orizzonte di medio lungo periodo, in cui le azioni delle singole amministrazioni non interferiscano, come è successo purtroppo in passato, con quella che è la visione della nuova dimensione urbana”, riferendosi alle scelta di Cordoma di interferire con il progetto di prosecuzione della variante alla 16, attraverso la realizzazione di un edificio scolastico, oggi all’abbandono .
Sottilmente polemici con l’interesse sinora dimostrato solo alla città capoluogo scrivono” Siamo certi che la nostra Regione, che ha dimostrato altrove una visione di insieme del contesto metropolitano, piuttosto che avallare un approccio pescarocentrico, con senso critico e pragmatismo, voglia raccogliere questa importante sfida investendo nella realizzazione di un’ulteriore arteria di raccordo, che alleggerisca i flussi di traffico nell’area e il conseguente inquinamento atmosferico”.
Secondo il PD “Montesilvano merita una degna identità formale, culturale, economica e sociale che caratterizzi i futuri insediamenti umani nel nuovo scenario urbano e i cittadini non possono più aspettare di continuare a subire i disagi legati a blande e improprie risoluzioni perché è giunta l’ora di restituire alla nostra città la dignità che merita”.