venerdì , 22 Novembre 2024

Qualità dell’aria: a Pescara è operativo il protocollo d’intesa con il CETEMPS

Pescara – Nella mattinata di oggi si è svolta la prima riunione operativa fra Amministrazione e CETEMPS, Centro di Eccellenza Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteo Severi dell’Università de L’Aquila con cui l’Amministrazione ha firmato un protocollo la scorsa settimana, al fine di individuare azioni comuni e soluzioni condivise finalizzate al monitoraggio e la previsione della qualità dell’aria e delle acque metropolitane. Al tavolo hanno preso parte gli assessori alla Sostenibilità Ambientale e alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Loredana Scotolati ed Enzo Del Vecchio, il direttore generale dell’Ente Pierluigi Caputi, i responsabili degli uffici Mobilità e Ambiente Piergiorgio Pardi e Giovanni Caruso e in rappresentanza del CETEMPS i tecnici Gabriele Curci e Serena Falasca.

“Abbiamo avviato un’analisi integrata per elaborare un’azione strategica sulle risultanze dei rilevamenti dell’Arta riferiti a tutto il periodo autunnale – riferisce l’assessore Loredana Scotolati – Pescara, a causa della sua posizione geografica e delle condizioni meteo delle ultime settimane, vive una situazione di rischio che determina migliori o peggiori andamenti dei dati sulle Pm10. La legge impone l’adozione di misure in caso del verificarsi di più di 35 superamenti annui del valore massimo accettabile delle Pm10 (la soglia è di 50 microgrammi a metro cubo). Al momento questo limite non è stato superato in nessuna zona della città, in realtà dalla lettura dei resoconti si riscontra che è solo la centralina situata in via Sacco quella che registra il maggior numero di “sforamenti”. Una problematica, quella della qualità dell’aria che ci impegna a prevedere azioni a breve, medio e lungo termine. Sulla base dei dati in nostro possesso si sono stabilite alcune delle cause principali di questa situazione che, oltre alla correlazione con le condizioni meteorologiche, è strettamente collegata anche al riscaldamento domestico, soprattutto quello a legna, combinato con l’incremento dell’utilizzo delle auto nel periodo invernale”.

La prima misura importante sarà quella di ridurre le emissioni da Pm10 da riscaldamento, quindi. E’ in fase di elaborazione una delibera di indirizzo che verrà sottoposta alla Giunta in tempi strettissimi, per affrontare la situazione, perché, seppure siamo ancora lontani dalla pesante emergenza che stanno vivendo altre città italiane, “vogliamo essere pronti per gli interventi che la legge richiede, ma soprattutto vogliamo superare la fase dei provvedimenti tampone e avviare una politica di prevenzione che sia sorretta da conoscenza scientifica, operatività amministrativa e collaborazione da parte dei cittadini. Grazie all’analisi dei dati–commenta Scotolati – che ci arrivano dalle centraline di rilevamento dell’Arta e alla nostra collaborazione con il CETEMPS, stiamo monitorando l’andamento dei valori, al fine di avere sempre un quadro chiaro e aggiornato di riferimento su cui operare. L’atto che porteremo in Giunta proporrà misure per abbattere i valori e proporre soluzioni in grado anche sensibilizzare la popolazione ad uno stile di vita più sostenibile”.

La prima misura che verrà varata al verificarsi del superamento della soglia di sforamento sarà l’emanazione di un’ordinanza che porterà a 19 gradi il livello massimo di riscaldamento nelle abitazioni private, così come già accade in tutti gli edifici pubblici di proprietà comunale, con la raccomandazione di limitare all’indispensabile l’utilizzo dei camini e delle stufe a legna. 

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