Pescara. Dal 15 al 18 dicembre a Pescara, nell’area ex cofa, sul lungomare Papa Giovanni XXIII, si terrà Street Fest, il festival del cibo e dell’arte di strada.
L’evento, Patrocinato dal Comune di Pescara Assessorati al Commercio e al Turismo, è organizzato da The Digital e Street Food Chef. Street Fest si propone attraverso incontri, spettacoli e degustazioni di attrarre curiosi e appassionati a quel mondo antico del cibo di strada. Il festival si articola nelle due sezioni Food e Art.
“Una bellissima iniziativa in una zona che fino a qualche tempo fa era un’area di degrado, di abbandono e di disperazione – ha sottolineato l’assessore al Turismo e ai Grandi Eventi del Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi – in cui vogliamo portare il Natale con un grande evento nell’are ex Cofa dove c’è la ruota panoramica, un’area riqualificata. Lo Street Fest va dal 15 al 18 dicembre, con gli appuntamenti ed il cibo in strada, poi appuntamenti con l’arte, la cultura e l’intrattenimento in una struttura riscaldata molto grande che ospita le tante persone che vorranno partecipare a questa ennesima occasione di intrattenimento all’interno di un calendario delle festività natalizie davvero ampio allestito dall’amministrazione comunale con elementi fondanti che hanno partecipato alla realizzazione di questi progetto importante che riesce appunto a mettere insieme la cultura con le attività di intrattenimento”.
Il programma FOOD, curato dallo Chef manager Cristiano Neri, prevede la presenza di 20 cosiddetti Food Truck ognuno “portabandiera” di una tradizione territoriale o di una cultura gastronomica. Complessivamente si potranno degustare oltre 100 specialità culinarie. Tra le proposte più interessanti: il Lampredotto fiorentino, le bombette di cisternino, la Puccia Pontina e la Puccia Salentina. Come ogni street food che si rispetti non mancheranno gli italianissimi hamburger di chianina e lo gnocco fritto. Gli appassionati di cucina abruzzese gradiranno “il vero arrosticino abruzzese”, le sagne e fagioli e le polpette “cacio e ove”.
“L’arte dl il cibo è una connotazione dovuta al fatto che siamo riusciti a reperire l’eccellenza di strada in tutta Itali ed ognuno porta la propria tipicità regionale – ha spiegato lo chef Cristiano Neri – l’arte è una provocazione per dire che mangiando si possono far vedere queste cose con gli artisti che si mettono in gioco e si esprimono come meglio possono nella loro professione. Nell’area c’è un ricco programma artistico con il digital painting, le performance, lo street art, quindi ci sarà una bellissima visualizzazione di tutto ciò. Oltre agli artisti venerdì sera avremo un silent party: si tratta di un dj che mette la musica da discoteca e ci sono delle cuffie, quindi non ci sarà un sonoro acustico assordante nell’area, ma c’è un ritorno in cuffia e si fa questa esperienza nuova”.
La sezione Art, curata da Hainstain della pagina Facebook “Lasciate ogni speranza oh voi che nerdate”, prevede la presenza di venti artisti che si esibiranno ogni giorno con un tema (giovedì 15 Fumetto, venerdì 16 Street Art, Sabato 17 Digital Art e domenica 18 Illustrazione). Venerdì dalle ore 20 si terrà un Silent Party a cura di MusicBus (un autobus dotato di lounge bar e console Dj), una vera e propria discoteca su quattro ruote grazie alla quale sarà possibile ballare e ascoltare musica indossando cuffie audio di alta qualità. Concluderanno il festival le performance aeree e la giocoleria di Vitamina Circo.
“Abbiamo fatto una grande campagna di comunicazione in questi giorni con circa 2 milioni di contatti sulla nostra pagina Facebook – ha rimarcato Roberto Bonu, capo della società organizzatrice – quindi speriamo di avere una buona percentuale di pubblico che verrà all’evento. È un evento culinario su strada ed è curato anche sotto il punto di vista delle norme sull’inquinamento. Da un punto di vista artistico il festival è diviso in due sezioni: quella Art e quella Food. Ci saranno venti ristoranti ed ognuno porterà qualche tipicità che ha rilevanza territoriale, quindi andremo dalle bombette di cisternino all’arrosticino abruzzese, ecc. è una scusa per fare anche qualcosa di provocatorio: unire la cucina di strada all’arte. Importante è il connubio tra la presenza di molti artisti di strada e molti giovani locali che valorizzano la loro caratterizzazione. Quindi c’è un aspetto commerciale che finanzia un evento di tipo culturale”.