Nata dalla genuinità dei ragazzi del clan, del reparto e dei lupetti, coadiuvati dalla comunità capi, la manifestazione, alla sua terza edizione, ripropone il tema della natività inscenando un allestimento fatto di materiali poveri, con tronchi e corde legati con tecniche da campo come uso nella filosofia scout, con il risultato di una scenografia suggestiva tra luci, fuochi e odori del Natale.
Gli angoli del parco si trasformano nella Galilea di duemila anni fa, con diverse scene dell’evento a cominciare dall’Annunciazione, l’Accampamento dei legionari romani, i pastori e contadini, il mercato delle stoffe, la locanda, le antiche botteghe artigiane, vasai, fabbri, ferrai, bottega delle arti, il mercato delle erbe, ortolani, tessitori, ricamatrici, fino ad arrivare alla rappresentazione della Natività nella capanna, accompagnata dai canti e dalle narrazioni tratte dai Vangeli, che daranno vita ad una emozionante rappresentazione sacra teatrale.
Un centinaio i figuranti in costume, tra capi , tutti i ragazzi delle tre branche, genitori e parrocchiani impegnati ad animare in uno spirito di co-sussidiarietà la manifestazione.
“Un’iniziativa – spiega Enza Cardinali, della comunità capi – che vuole risvegliare il senso di appartenenza e di partecipazione della nostra collettività e soprattutto insegnare ai nostri ragazzi attraverso la fantasia, il gioco, l’abilità, l’esperienza all’aria aperta, il senso del Natale vissuto in prima persona, ricostruendo le fasi evangeliche della Natività, secondo il modello educativo dell’imparare facendo di Baden-Powell”.
Tutto il gruppo Agesci Montesilvano 2 Vi aspetta domenica 18 a partire dalle ore 18:00.