Lanciano – NSC, nella persona del suo presidente Alessandro Lanci, ha presentato 3 successivi esposti alla Procura della Repubblica di Lanciano in merito al grave incidente con sversamento alla centrale a biogas di Villa Pasquini a Lanciano. L’ultimo in ordine di tempo, del 23 novembre, consiste di una corposa e dettagliata integrazione dei precedenti corredata delle relazioni tecniche dell’ing. T. Giambuzzi e del geologo dott. M. Ranieri.
“Questo ulteriore approfondimento –spiegano i coordinatori di NSC– si è reso necessario a seguito del sopralluogo effettuato in loco dall’ARTA che ci ha lasciati a dir poco esterrefatti per la sua estrema inconsistenza visto che i responsabili intervenuti non hanno ritenuto necessario effettuare alcun tipo di analisi né individuare la data dell’evento.
Al contrario, NSC nell’ultimo esposto ha non solo portato in evidenza l’incidente ma ha descritto alcune modalità delle lavorazioni mettendone in luce i relativi pericoli e indicando le procedure che devono essere attuate in caso di eventi simili”.
Adesso NSC chiede in particolare che le analisi di laboratorio richieste dal Sindaco Pupillo, “in assenza –rimarcano– di quelle doverose che avrebbe dovuto fare l’Arta”, vadano a ricercare espressamente nei liquami e nei terreni la presenza di batteri pericolosi e potenzialmente letali per gli esseri umani quali i clostridium tetani, botulinum, perfringens e le salmonelle.
NSC fa sapere che vigilerà sullo svolgimento della vicenda e delle relative indagini fornendo ogni nuovo eventuale elemento utile ad approfondire il comportamento dell’azienda responsabile dell’ incidente. “Non tocca certo a noi individuare le ipotesi di reato – concludono i coordinatori di NSC– ma pensiamo di aver fornito agli inquirenti tutti gli elementi utili per accertare responsabilità, azioni e omissioni a qualsiasi livello. Come sempre il nostro unico obiettivo è la salvaguardia della salute di ogni cittadino per la quale pretendiamo da parte di tutti, soprattutto delle istituzioni pubbliche, il massimo impegno perché situazioni del genere non si ripetano mai più”.