Tra i protagonisti della cavalcata trionfale in Promozione, con conseguente salto di categoria in Eccellenza, i due attaccanti, dopo una sola stagione lontano dalla Cittadella dello Sport, entrambi si sono ritrovati nel Sambuceto, a dimostrazione dell’attaccamento ai colori viola. E l’affiatamento tra i due, oltre che in zona gol, è cementato anche dall’amicizia che li lega anche fuori dal rettangolo di gioco. Un rapporto che li lega all’insegna dell’ironia e del rispetto reciproco, come dimostrano anche le risposte date dai due nell’intervista doppia nella quale sia il pugliese Maraschio che l’abruzzese Vaccaro si raccontano e svelano sogni e ambizioni personali e della squadra. Ecco quali sono state le loro risposte, dalle quali si potranno evincere analogie, affinità ma anche diverse differenze tra i due:
Con quale piede calci di solito?
Maraschio – Destro, ma me la cavo bene anche con il sinistro.
Vaccaro – Sinistro.
Quali sono la posizione in campo e il modulo da te preferiti?
M – Prima punta, 4-3-3 o 4-2-3-1.
V – Seconda punta e 4 4 2.
Hai un soprannome? Quale?
M – “Bumbum”.
V – “El camerero”.
Qual è la tua squadra del cuore?
M – Milan.
V – Roma.
Chi è il miglior giocatore e il calciatore al quale ti ispiri?
M – Il miglior calciatore per me è Ronaldo il “Fenomeno”, quello al quale mi ispiro è Drogba.
V – Perotti della Roma, il nuovo Zidane.
Definisci il tuo compagno di “intervista” con tre aggettivi:
M – Permaloso, altruista e parsimonioso.
V – Serio, intelligente e molto acculturato. Oltre che compagno di squadra, è mio amico anche fuori dal campo; mi trovo molto bene con lui, e lo considero un vero amico e un vero bomber.
Indica pregio del tuo compagno:
M – Ha grosso spirito di sacrificio.
V – Sa cucinare molto bene.
E ora un difetto:
M – Si abbatte un po’ facilmente.
V – Ha le caviglie di cristallo.
Chi vince quest’anno il campionato di Eccellenza?
M – Credo il Francavilla.
V – Francavilla.
Per te sarebbe meglio segnare una tripletta personale o una vittoria della squadra per 1 a 0 su autogol?
M – Tripletta personale, anche perché è raro perdere 4-3.
V – Meglio una vittoria della squadra per 1 a 0 su autogol.
Qual è il gol più bello che hai segnato col Sambuceto?
M – Il gol in rovesciata contro il Moscufo.
V – Quello di domenica col Paterno, anche se più che bello lo considero importante.
Qual è stata la soddisfazione più grande della tua carriera?
M – Giocare con Vaccaro.
V – Giocare in Eccellenza con il Sambuceto.
Il tuo sogno nel cassetto?
M – Il mio sogno nella vita è realizzarmi facendo quello che amo fare.
V – Diventare un giorno allenatore.
Quale frase ti ripete più spesso mister Tatomir?
M – “Come stai?”.
V – “Gioca tranquillo e stai sereno, è una partita di calcio”.
Cosa rappresenta per te il Sambuceto Calcio?
M – Rappresenta una famiglia, fuori dalla mia regione.
V – L’ambiente giusto nel quale fare calcio. È un ambiente sano, una sorta di famiglia.
Chi è il compagno di squadra più forte che hai nel Sambuceto?
M – Daniele Vaccaro.
V – Andrea Cinquino.
E il giocatore che consideri più forte nel campionato di Eccellenza abruzzese?
M – Vaccaro.
V – Il giocatore che più mi ha impressionato dell’Eccellenza è Miccichè del Francavilla.
Che voto daresti al campionato fin qui disputato dal Sambuceto e da te stesso
M – Voto 6.5, possiamo e dobbiamo fare di più, me compreso.
V – 6.5 a me e 6.5 alla squadra.
Qual è, secondo te, il punto di forza del Sambuceto di quest’anno?
M – Penso sia il gruppo sano.
V – I punti di forza sono sicuramente il gruppo e il mister.
Quale è il tuo obiettivo per questo campionato?
M – Raggiungere una salvezza tranquilla e riuscire a fare il maggior numero di gol possibili.
V – Dare il mio contributo nella miglior maniera possibile alla causa del Sambuceto, e raggiungere al più presto la salvezza che è l’obiettivo principale.