Pescara. Partiranno entro il 2016 i lavori di messa in sicurezza e caratterizzazione della sede del circolo Canottieri La Pescara. Si tratta di una struttura storica, datata 1934 ubicata fra il lungofiume e via Spalti del Re, che ospita la più longeva società sportiva della città, il circolo è infatti nato nel 1924. Stamane la conferenza per ufficializzare la prima tranche dei lavori, necessari a consentire il proseguimento in sicurezza delle attività del circolo e ad avere un’idea certa dello stato della struttura e delle risorse necessarie per recuperarla del tutto.
“È un edificio identitario della città di Pescara – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Antonio Blasioli – a molti sconosciuto perché in abbandono ed anche perché è la sede del Circolo Canottieri La Pescara che è l’associazione sportiva più antica di Pescara che nasce il 1° agosto del 1924 addirittura nel 1926 ha tra gli iscritti un giovane sportivo pescarese che è Gabriele D’Annunzio da cui deriva il motto ‘Arranca! Sotto’. Dal 2015 siamo subentrati alla Provincia che aveva ormai restituito l’immobile al Demanio Marittimo, lo abbiamo ripreso per dare l’opportunità al Circolo Canottieri di continuare ad avere la sede storica e adesso arrivano circa 50 mila euro che è una cifra piccola ma molto importante per due motivi: il primo è che mettiamo in sicurezza il Circolo che in questo periodo di terremoto è molto importante e consentire a questa associazione di svolgere le proprie attività; il secondo è che permette di fare un Piano di Caratterizzazione che significa poter pensare a un progetto per questo baluardo del fiume Pescara. è una cosa che vogliamo portare assolutamente a termine cercando di recuperare le risorse che sono di 1 milione di euro. Questo progetto di 50 mila euro è pronto e va in giunta, è presumibile che appena dopo Natale potranno iniziare i lavori che dureranno un paio di mesi. Questo ci consentirà di fare le considerazioni necessarie e presentare un progetto esecutivo tra aprile e maggio del prossimo anno e questo significa poi trovare le risorse necessarie per fare questi interventi”.
Oggi è stato presentato il progetto di 50.000,00 €, affidato all’architetto Alfredo Di Pierdomenico, che presto verrà approvato in Giunta per permettere di iniziare i lavori subito dopo le festività natalizie. I lavori dureranno due mesi e permetteranno quindi al Circolo di continuare a svolgere attività sportiva nella struttura. Non solo. Con la somma a disposizione verrà eseguita anche la caratterizzazione della struttura, un’analisi fondamentale per la progettazione esecutiva che invece riguarderà tutto il Circolo che, come da alcuni rendering esposti oggi tornerebbe ad essere la nave che l’architettura razionalista degli anni trenta ha consegnato alla città.
“Noi faremo l’impossibile e soprattutto a supporto ed in accordo con il Comune affinché definito il progetto esecutivo esca, si produca la copertura finanziaria – ha rimarcato il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso – mi aspetto che la Soprintendenza incoraggi positivamente, mi aspetto la conferma della grande lealtà della Capitaneria di Porto, mi aspetto anche un concorso di sostegno culturale da parte degli attuali utenti del Circolo Canottieri. Qui c’è un’associazione che mantiene una fiammella, noi vogliamo che riprenda ad essere un faro della storia identitaria e delle ambizioni della città. Chissà quanti ragazzi degli anni e delle generazioni passate si sono dati appuntamento qui per fare sport, per fidanzarsi, per baciarsi la prima volta. Non va bene che un bene di questa fatta sia così metallicamente abbandonato”.
Il Circolo Canottieri “La Pescara” vide la luce nel lontano 1 Agosto 1924. Correva il II anno dell’epoca fascista e un gruppo di giovani atleti di alto livello sociale, un po’ perché alla ricerca di novità e un po’ per una vena sportiva che esaltava la bellezza umana e la forma fisica secondo i canoni di quei tempi, decisero di dare vita a un circolo ricreativo che aggregasse attorno ad uno sport e questo sport fu il canottaggio. A dar vita ad uno dei più antichi circoli sportivi di Pescara furono nomi noti della Pescara “bene” dell’epoca, come i fratelli Coen, Gustavo D’annunzio, Visconte Michetti, Ettore La Galla, Mario Tornar e diversi altri. Nel 1926 venne accolto con entusiasmo l’allora giovane Gabriele D’Annunzio, che portò un rinnovato vento di cultura.
L’originaria sede era posta più a valle della attuale, sempre sulla golena nord del fiume. Era un edificio di due piani con una grande terrazza, come appare nelle cartoline commemorative degli 80 anni di attività del circolo. La attuale sede, quella storica, fu realizzata invece nella seconda metà degli anni trenta, con un progetto che fu precursore di un’edilizia sportiva di grande efficacia. Il progetto originale ricalcava lo stile e le forme di un’imbarcazione, infatti ancora oggi un occhio attento riesce ad ammirarne le linee con le caratteristiche finestre ad oblò.
La squadra di canottaggio che si costituì, dapprima a due poi quella a 4, riuscì persino a qualificarsi alle gare preolimpiche dell’epoca.
Con lo scoppio della II Guerra Mondiale, tuttavia, molti giovani rematori vennero chiamati sotto le armi e il circolo venne quasi interamente smantellato. Nel 1943 la città venne pesantemente colpita dai bombardamenti, ci fu il crollo dei ponti che collegavano le sponde del fiume Pescara, nonchè la distruzione di parte della sede “Canottieri”. Questi due episodi minarono l’unione del circolo. Negli anni 50 ripresero le gare, sotto la Presidenza di Renzo Tedeschi, ex canottiere e poi ai vertici dirigenziali per un quarantennio, con la partecipazione ad alcune regate regionali e nazionali. Sempre sotto la sua presidenza, nel 1959, la piena del fiume Pescara distrusse l’attrezzatura, le barche e parte della sede sociale. Negli anni 60 si aggiunsero nuove attività sportive oltre al canottaggio: il Basket ( CITARE CSIC, MARTY E Max Mayer) e la Scherma. Fu costruita una piscina e istituita la ginnastica artistica per i bambini. Negli anni 70, alcuni singoli atleti del circolo conquistarono campionati di motonautica mondiali e nazionali.
L’attuale Presidente, Luca Nicolaj, che guida il circolo da 25 anni, ci racconta poi che “Nel 1991 venne organizzato dalla società il “Primo Trofeo D’annunzio”, dove la Canottieri si classificò seconda. La piena del fiume Pescara nel 1992, con l’acqua che si riversò su tutta la golena, distrusse nuovamente le barche, la piscina, il rimessaggio. Un altro episodio condizionò pesantemente la vita del “Circolo” : nel 1994 un giovane atleta perse la vita mentre si allenava sul fiume.
Il circolo, pur con mille difficoltà, continua ad aggregare ragazzi e con rinnovato entusiasmo si avvia a festeggiare, fra otto anni, i cento anni di attività.
Nel 2002 nell’ambito del progetto “Parco Fluviale” in accordo con la Provincia – ci racconta sempre il Presidente Nicolaj – la sede è stata concessa al demanio pubblico a titolo gratuito, in cambio del continuo svolgimento delle attività dello stesso circolo via mare e via terra.
Il Demanio a sua volta ha rilasciato l’edificio in concessione all’Amministrazione Provinciale, ad eccezione della parte adibita a Ristorante, per la quale è stata rilasciata apposita ulteriore Concessione demaniale ad un privato.
La valenza architettonica dell’edificio, pur se pesantemente compromessa da pesanti superfetazioni, e la memoria storica e sociale che questo spazio demaniale rappresenta per la città di Pescara, hanno spinto il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo a dichiarare l’edificio sede del Circolo Canottieri (la Pescarina) di interesse storico-artistico, con Decreto n. 254 del 13.12.2010.
Con delibera di Giunta n. 8 del 13 gennaio 2015 il Comune è subentrato alla Provincia rispetto alla concessione dei locali. L’immobile è pertanto tornato alla città (sempre con eccezione del piano Ristorante) con una apposita Concessione Demaniale che gli permette di poter ora disporre dei prestigiosi locali.
Le strutture dell’edificio (che sono sopravvissute persino ai bombardamenti) sono in effetti particolarmente degradate dal tempo e dall’usura e bisognose di interventi urgenti di consolidamento e ristrutturazione, tanto che parte degli spogliatoi ed alcuni locali, per le loro precarie condizioni, sono stati chiusi.
L’edificio, fra le più interessanti testimonianze dell’architettura razionalista di Pescara, versa oggi in un stato di degrado che ne richiede un immediato e complessivo recupero.
“La Pescara dei rematori e per i rematori della Pescara, così diceva Gabriele D’Annunzio, creatore dello storico motto del circolo: “Arranca! Sotto”
L’originaria sede era posta più a valle, sempre sulla golena nord del fiume. Era un edificio di due piani con una grande terrazza. Nella seconda metà degli anni trenta, si costruì la sede storica con un progetto che fu precursore di un’edilizia sportiva di grande efficacia . Il progetto originale ricalcava lo stile e le forme di un’imbarcazione, ancora oggi se ne possono ammirare gli oblò. Particolarissima era la funzionalità dell’edificio. Era posizionato su pilastri, tipo palafitta, per evitare i danni delle esondazioni del fiume, nel piano superiore c’erano servizi e rimessa. Nel lato che guarda verso il mare, era stata realizzata una rampa per trasportare le imbarcazioni sul terreno e poi direttamente al fiume, (infatti non c’era la strada, come ben si vede su alcune foto d’epoca). Al di sopra di questo piano c’erano due ampie terrazze con una torretta, il tutto ricordava il ponte principale di una nave con tuga centrale. Successivamente negli anni sessanta e settanta furono realizzati degli interventi di ampliamento che gli hanno donato l’aspetto esteriore attuale ma ne hanno celato il progetto iniziale che per originalità e funzionalità fu un esempio da riproporre anche in altre sedi.
“È un luogo talmente identitario che ci ho nuotato anch’io quand’ero bambino – ha affermato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini – poi questo luogo è stato oggetto di un’alluvione che ha portato via una piscina ed è diventato una fiammella per il tramite del Circolo dai Canottieri che nei decenni ha tenuto in vita questo posto. C’è un primo intervento da parte del Comune volto alla verifica delle condizioni dell’edificio che permettere di arrivare a quella progettualità che permette di avvedere ai progetti nei quali c’è la Regione a fianco. Oggi c’è bisogno di progetti come questo che noi vogliamo alimentare per un uso collettivo per la pratica dello sport che affratella e semplifica la vita delle persone”.