Pescara – “Lo stabile sulla Tiburtina è uno degli edifici sensibili su cui si appunta la nostra attenzione perché capolinea di un disagio da sconfiggere a prescindere, sia che riguardi il centro che la periferia. Abbiamo fatto più di uno sgombero in quella struttura, com’è noto di proprietà di un privato, perché divenuta ricovero per disperati, tossici e focolaio di un degrado che ha lasciato altre zone del quartiere che sono state bonificate e rese fruibili dalla ripresa di attività sociali e di progetti nati proprio per restituirle alla città”. A dichiaralo è stato il sindaco Marco Alessandrini.
A fronte di richieste e segnalazioni in arrivo dai cittadini, Alessandrini spiega di aver già chiesto che lo stabile fosse oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine, a cui l’amministrazione ha fatto da supporto nelle operazioni che ci sono state nel corso del tempo, “e so che la settimana scorsa –commenta il primo cittadino–la situazione è stata uno degli argomenti trattati al tavolo tecnico sull’ordine e la sicurezza pubblica. Tornerò a chiedere un intervento integrato in tempi rapidi, pronto a concertare con le forze dell’ordine tutte le azioni necessarie a riportare decoro e sicurezza nello stabile e nella zona circostante. Il Comune farà certamente la sua parte, mettendo a disposizione la Polizia Municipale e le altre forze di cui ci sarà bisogno, servizi sociali compresi, come stiamo facendo anche in altre zone della città”.