Pescara – Il prossimo 29 ottobre si svolgeranno le elezioni per la designazione del consigliere comunale aggiunto del Comune di Pescara e della Consulta dei cittadini stranieri. Si tratta di un appuntamento importante per la partecipazione e l’integrazione dei cittadini extracomunitari nella vita amministrativa e civile della città. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 9,00 alle 19,00 di sabato, presso i 4 seggi predisposti in appositi spazi con ingresso dal lato fiume di Palazzo di Città .
I candidati per la carica di consigliere aggiunto sono 4, gli elettori dovranno scegliere anche i membri della Consulta che sarà composta da 14 consiglieri. Lo spoglio avverrà dopo le operazioni di voto e la proclamazione degli eletti si svolgerà nei giorni successivi.
“Le elezioni seguono un preciso iter che consente ai cittadini stranieri residenti in città sia di candidarsi che di scegliere un proprio rappresentante, il Consigliere aggiunto in Consiglio comunale – spiega l’assessore all’Anagrafe Laura Di Pietro – A Pescara sono 4.260 gli stranieri residenti, minori compresi, cittadini non di nascita, ma di adozione. Di questi 3.531 sono gli elettori, 1.941 femmine e 1.590 maschi.
Le elezioni arrivano a seguito dell’avvio dell’iter dato dall’esecutivo lo scorso 26 agosto con l’approvazione della delibera di Giunta che ha ufficialmente consentito lo svolgimento dei comizi elettorali per la consultazione. Favorire politiche di integrazione come il ricorso a questo istituto è un gesto di civiltà e condivisione, ma anche di maggiore dialogo con una componente non solo demografica della comunità, bensì di grande valenza sociale.
Il consigliere aggiunto viene eletto insieme alla Consulta degli stranieri, di fatto è un portavoce fra Amministrazione e una fetta rilevante della città: ricevere le istanze da questi interlocutori è importante anche al fine di instaurare un dialogo diretto sulle problematiche che vivono cittadini stranieri residenti, perché con un mediatore sarà più agevole non solo comunicare, ma anche trovare soluzioni”.
“Completiamo un percorso a cui l’Amministrazione tiene molto, avviato dall’assessore Giuliano Diodati, quando era titolare della delega al Sociale, portato avanti dalla macchina comunale per arrivare al più presto al voto e al ripristino di questi preziosi interlocutori – aggiunge il presidente della Commissione Sociale Tonino Natarelli che ha seguito il progetto – Stiamo parlando di una parte della città, persone che vivono, lavorano e pagano le tasse in Italia, contribuendo al nostro PIL. E’ giusto dare loro voce attraverso un interlocutore diretto che sarà anche un importante vettore di integrazione. I votanti sono residenti e regolari, i candidati è necessario che siano residenti in Italia ed extracomunitari. questo prescrivono le norme, la persona scelta potrà partecipare al Consiglio Comunale, ma non avrà diritto di voto perché non eletto e riporterà alla Consulta, che sarà proclamata dopo il voto, ciò che determina il Consiglio. Noi crediamo molto all’integrazione e alla possibilità di dare una risposta efficace a tutta la popolazione residente”.