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lunedì , 28 Aprile 2025
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Il M5S si dimezza gli stipendi e in due anni restituisce oltre 400mila euro

L’Aquila – Oltre 400 mila euro in due anni. E’ questa la cifra che i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle hanno restituito ai cittadini abruzzesi dimezzando i loro stipendi, rinunciando alle indennità, rendicontando le spese sostenute e restituendo i rimborsi non utilizzati. Una cifra che la dice lunga sulla concreta possibilità e sulla volontà di ridurre i costi della politica attuando una gestione di  buon senso del denaro pubblico.  “Abbiamo realizzato quello che è stato sempre detto sin dal primo giorno di campagna elettorale” hanno spiegato Marcozzi, Mercante, Pettinari, Ranieri e Smargiassi in conferenza stampa “l’abbassamento dei costi della politica è un punto cardine della nostra azione istituzionale. Siamo la prova vivente che si può attuare un risparmio sostanzioso di soldi pubblici senza deturpare la Costituzione Italiana, senza togliere ai cittadini il diritto di votare i senatori, dietro la falsa promessa di abbassare i costi della politica. Abbiamo attuato una politica di tagli dove davvero c’è uno spreco senza limitare la democrazia e senza distruggere le tutele che il nostro Paese ha imparato a garantire dopo anni bui della nostra storia”.

“Con i primi 133mila euro abbiamo dato vita al fondo per le piccole e medie imprese abruzzesi” continuano i 5 Stelle “ad oggi il fondo ha già finanziato 29 aziende (15 nella provincia di Chieti, 10 nella provincia di Pescara, 5 nell’aquilano). Attività lavorative nate o risanate, grazie ai fondi elargiti dal nostro credito. Tra di loro ci sono imprese di parrucchieri, abbigliamento, pasticceria, pizzerie, estetica, trasporto merci, merceria, impianti elettrici, alimentari, ristorazione, infissi, apparecchi medicali, pizzerie e altre.
Una mano concreta tesa verso i cittadini, verso piccoli imprenditori che lavorano, nonostante i governi nazionali e regionali prestino attenzione solo alle grandi imprese e alle lobby più disparate. Cittadini che pagano tasse divenute insostenibili, che finalmente possono riavere la loro parte da una forza politica che ha ben inteso che in momenti difficili per il Paese chi governa, o vuole candidarsi a farlo, deve dare per primo l’esempio. Questo è il M5S”.
Incalza Marcozzi, capogruppo M5S in Regione “All’indomani del rinvio in commissione della pdl del M5S che avrebbe tagliato le indennità dei parlamentari, ricordiamo che anche la nostra scelta regionale rimane isolata poiché gli altri consiglieri di centro destra e centro sinistra, nei mesi passati, non hanno avuto la forza di rinunciare ai loro stipendi e hanno affossato in commissione la legge a mia prima firma che avrebbe potuto trasformare il gesto di buon senso del M5S in legge per tutto il consiglio abruzzese, per questo governo e per quelli che verranno.
Con l’approvazione della nostra legge sul taglio degli stipendi, infatti, la Regione avrebbe potuto risparmiare ben 23 milioni di euro in 5 anni. Stesso destino ha avuto la proposta di legge sull’abolizione del doppio vitalizio per gli ex consiglieri regionali che avrebbe consentito un risparmio annuo di 500mila Euro. Se con i primi 133mila euro il M5S è riuscito a finanziare, fin’ora, ben 29 aziende, pensate cosa si sarebbe potuto fare per il lavoro degli abruzzesi, o per altre necessità della regione, con oltre 25milioni di euro. Eppure il candidato presidente Luciano D’Alfonso aveva promesso di adeguare gli stipendi a quelli dei sindaci delle grandi città! Promessa, evidentemente, non mantenuta.
Non abbandoneremo la battaglia di equità sociale per l’abbassamento degli sproporzionati emolumenti dei politici, così come non abbandoneremo la battaglia per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. E siamo certi – conclude Marcozzi – che, a questo punto, dati alla mano, anche i cittadini abbiano ben capito la differenza tra chi le cose le annuncia per non farle mai e chi, al contrario, prima le fa e poi le comunica!”. Tutti i rendiconti dei consiglieri regionali sono consultabili sul sito www.movimento5stelleabruzzo.it nella voce trasparenza.

 

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