L’Aquila – “Le proposte avanzate da Strada dei Parchi s.p.a. alla Regione per la modifica del tracciato non appaiono né coerenti né convincenti e quindi non in grado di cogliere le finalità imposte dalla legge (comma 183 dell’articolo 1 della Legge 228/2012) – un adeguamento sismico delle autostrade abruzzesi dunque non può passare per le varianti così proposte”. E’ questo il succo del documento finale appena approvato dal Consiglio Regionale. La prima firma, nell’atto, è quella del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca. Ha sostenuto il documento il secondo firmatario, l’Assessore Regionale alle aree interne, Andrea Gerosolimo.
La disanima del Sottosegretario Mazzocca sulle varianti è stata una sorpresa per l’opposizione che, in aula e sulle varianti, ha chiesto alla maggioranza il ritiro dei pareri favorevoli espressi sul progetto dalla Regione. Inaspettata, a dir poco, è anche l’approvazione del documento che dà ragione al mondo ambientalista e a chi, sino ad ora, ha addotto validi argomenti per escludere questi interventi in variante per le autostrade abruzzesi.
Ad una attenta lettura, le varianti appaiono sovradimensionate e controproducenti sui due tratti della A24 e A25. Sono 30 chilometri in meno di autostrada per 55 gallerie in più e un investimento di quasi 2.5 miliardi di euro; in cambio della riduzione del tracciato, la società ha chiesto una proroga di 45 anni della concessione delle autostrade abruzzesi. In breve, le varianti tagliano in modo più che marginale la lunghezza dei due tracciati autostradali e andrebbero a toccare diversi corpi idrici sotterranei importanti per la nostra Regione. Il progetto rischia di compromettere il cuore della Regione Verde d’Europa vocata a un turismo rispettoso dei valori paesaggistici, ambientali, culturali e alle produzioni agroalimentari di qualità.
Mazzocca sottolinea che la proposta avrà una reale incidenza sui siti della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea (Siti di Interesse Comunitario (Sic e Zps) Zone di Protezione Speciale), oltre che sulle aree protette nazionali e regionali (Pnalm e Prsg) e su alcune riserve naturali regionali.
Il progetto non appare più convincente per quel che concerne gli aspetti legati alla sicurezza sismica, obiettivo principale dell’intervento in considerazione dell’alta sismicità del territorio. Le varianti ricadono in zone con presenza di fenomeni di fagliazione e si rilevano criticità nel nuovo tratto Cerchio-Vittorito (V06 – “A25” Collarmele-Tocco), il quale attraversa due sorgenti sismogeniche (faglie di Sulmona e della Media Valle Aterno) che hanno prodotto in passato e che potenzialmente possono ancora produrre importanti fenomeni di fagliazione superficiale, con conseguenti numerose e pericolose fratture.
Quindi – continua il Sottosegretario – la scelta della soluzione adottata in variante da Strada Parchi s.p.a. necessita senz’altro di un puntuale attento studio che consenta di adottare i necessari accorgimenti tecnico-scientifici per garantire la sicurezza sismica dell’infrastruttura. Non solo, le varianti proposte anche dal punto di vista del rapporto costi/benefici non convincono. I dati sui flussi del traffico sulle tratte abruzzesi del sistema autostradale non giustificano affatto il progetto in questione.
L’alternativa che il Consiglio Regionale si garantisce con questo documento è il nuovo tracciato ferroviario che velocizzi la vetusta linea Roma-Pescara, puntando al completamento del raddoppio della linea Adriatica, all’elettrificazione della Sulmona-L’Aquila e della Avezzano-Roccasecca ed organizzazione delle strutture Rfi, cominciando dal trasporto regionale.
Il Presidente Luciano D’Alfonso e la Giunta Regionale si impegnano, così, a promuovere azioni affinché la Strada dei Parchi predisponga un Piano di interventi volti a garantire l’adeguamento anti-sismico dei viadotti con l’attuale tracciato. L’impegno non si esaurisce qui: l’Esecutivo Regionale vigilerà sul rispetto degli obblighi della società in termini di manutenzione, investimenti, miglioramento della sicurezza ed ampliamento dei servizi sul tracciato.
Importanti investimenti anche per lo sviluppo ed ammodernamento della linea ferroviaria Pescara–Sulmona–Roma, con l’obiettivo di portare sotto le 2 ore i tempi di percorrenza tra Roma e Pescara; per il consolidamento dell’aeroporto d’Abruzzo e per rendere competitivo il trasporto mare/ferro/gomma tra il porto di Ortona e quello di Civitavecchia.
IL DOCUMENTO M5S CHE CHIEDEVA IL RITIRO DEL PARERE FAVOREVOLE E L’EMANAZIONE DI UN NUOVO PARERE NEGATIVO VIENE BOCCIATO
“Ancora una volta
la propaganda supera
il buon senso”
E’ stato questo il commento dei grillini dopo che è stato bocciato, nel corso del consiglio straordinario sul Progetto Strada Dei parchi, il documento del M5S che invitava la Giunta a ritirare parere favorevole ed a dichiararsi contrario a questa,maxi opera, già bocciata dal Ministero delle Infrastrutture.
“Dodici minuti in meno di percorrenza in auto non valgono la distruzione del patrimonio ambientale d’Abruzzo, l’isolamento di alcune comunità montane e l’aumento della, già costosissima, autostrada per Roma. Eppure c’è qualcuno che non è d’accordo con questa affermazione e continua una propaganda basata sulla paura del sisma e la scusa della sicurezza” è questo il commento dei consiglieri del M5S a seguito del consiglio straordinario dove è stato discusso il documento per il ritiro del parere favorevole e la dichiarazione di contrarietà ai lavori.
“La giunta D’Alfonso continua, di fatto, ad appoggiare il progetto di un privato, che impiega 6,7 miliardi di soldi pubblici, per accorciare l’autostrada A24-A25 di pochi minuti. Quest’opera inutile, riporterebbe Regione Abruzzo indietro di 50 anni” spiega Sara Marcozzi, capogruppo M5S “ed è già bocciata dal Ministero grazie ad un’interrogazione parlamentare del Deputato M5S Gianluca Vacca lo scorso 2 agosto. D’Alfonso e la sua maggioranza, dunque, non bocciano il progetto già bocciato dal Ministero e definito dallo stesso “non sostenibile sotto il profilo tecnico, amministrativo, giuridico ed economico-finanziario”.
Sempre il ministero in quella risposta parlamentare ha sottolineato che la competenza in tale materia è dei Ministeri e non di un presidente di regione e nè della sua Giunta. “Forse ” ironizza Marcozzi “come più volte da egli stesso affermato, il Presidente D’Alfonso prende tempo con la speranza di arrivare lui alla guida del Ministero, così potrà forse sbrogliare questa matassa per sventrare l’Abruzzo. Ma mentre attendiamo le evoluzioni della carriera politica del Presidente, le opere che servono agli abruzzesi non si fanno”.