“Questa notte sarà occasione di incontro fra quanti hanno curiosità scientifiche e chi vive e sperimenta la scienza ogni giorno – è stato il commento del sindaco Marco Alessandrini – Visti i numeri della precedente edizione, il successo è assicurato e la presenza di un cosmonauta ci aiuterà a rendere ancora più affascinante la scoperta del nostro pianeta. Un viaggio che facciamo grazie alla collaborazione con Icranet e Università d’Annunzio e tante associazioni con cui collaboriamo. Spero che anche quest’anno saremo in tanti ad assistere ai prodigi della scienza. Nell’ambito delle iniziative preparatorie proprio nella mattinata di venerdì sarà possibile vivere un’emozionante anticipazione, visitando ICRANet, luogo incredibile dove la scienza la tocchi con mano e dove si toccano le stelle e le distanze con il resto dell’universo magicamente si accorciano. Come si toccherà con mano la grande curiosità dei nostri giovani ricercatori, universitari, ma anche più in erba, che saranno alle prese con esperimenti e laboratori di grande interesse”.
“Ringrazio tutte le prestigiose istituzioni e quanti contribuiscono da sempre a far divenire questo evento unico – ha commentato l’assessore alle Politiche Europee Laura Di Pietro – L’anno scorso l’Expo, aveva suggerito un tema, “Nutriamo la ricerca”, quest’anno invece, la presenza di Walter Villadei astronauta, l’attenzione la riportiamo sul pianeta, il pianeta della ricerca, un ospite che raccontando la sua esperienza ci accompagnerà nel mondo delle stelle. Dunque conversazioni scientifiche, laboratori, osservazione delle stelle e simulazione della discesa con corda a cura dell’associazione Gaia, tutto questo e molto altro sarà oggetto della Notte di venerdì che l’anno scorso ha accolto oltre 3.000 visitatori, animando l’Aurum con eventi ed esperimenti davvero speciali”.
“In queste ore stiamo vivendo un momento particolarmente felice per le nostre ricerche – ha aggiunto il professor Remo Ruffini, direttore di ICRANet – è difficile immaginare l’intensità del lavoro che conduciamo, corriamo incredibilmente in queste ore, vedendo i frutti di una ricerca di 30 anni sulla teoria della relatività di Einstein e le sue applicazioni che si è aperta di colpo e ci fa mandare notizie in tutto il mondo. Siamo in contatto con i centri che abbiamo in Messico, Washington, a Rio per diffondere i risultati di questo grande lavoro. Per la Notte dei ricercatori creeremo un interessantissimo confronto con tre nostri giovanissimi ricercatori di fisica e astrofisica quali Anna Pennacchioni, Marco Nuccino e Carlo Arguelles con i quali cercheremo di far comprendere agli studenti di astrofisica e a chi ci visiterà, che momento magico stiamo vivendo, da tutti i punti di vista. Ogni ora e ogni secondo succede qualcosa di nuovo”.
“All’Università fa molto piacere espletare la cosiddetta “terza missione” –ha spiegato il professor Angelo Cichelli, docente della d’Annunzio e coordinatore dell’evento per l’Ateneo – Piacere per le nostre strutture, l’Ateneo ci tiene perché ha la possibilità di dimostrare a diversi livelli le attività di ricerca. Abbiamo 25.000 studenti, 14 Dipartimenti, alcuni centri interdipartimentali che funzionano a gran ritmo. Ci sarà un approccio calibrato per il pubblico che abbiamo di fronte, siamo determinati a mostrare quello che facciamo e stabilire in un’ottica di filiera relazioni ed esperienze importantissime per scuole medie e superiori”.
“Visto il successo degli anni precedenti abbiamo voluto dare titolo il Pianeta della ricerca a questa nuova edizione – ha commentato il professor Enrico Miccadei, motore dell’evento per la d’Annunzio – Parleremo del territorio e coglieremo un evento come il terremoto, sollecitati dal grande allarme suscitato anche qui da noi, per intavolare la prima discussione integrata su tutti gli aspetti, con un tavolo a cui parteciperanno non solo geologi e sismologi, ma anche psicologi, architetti, ingegneri, studiosi di demografia, in grado di dare spiegazioni e illustrare come si può fare prevenzione e leggere la catastrofe dal punto di vista del pianeta, per tutelare l’incolumità pubblica e convivere con fenomeni che accadono da sempre”.
“Il confronto verticale anima i ragazzi e li stimola tantissimo – così ha concluso Carla Antonioli di Scienza under 18 – Quest’anno saremo con l’Università Dialogo aperto e laboratori su tutti i fronti. Però ci preme affrontare con i presenti il discorso di genere e porre in contrapposizione la cultura umanistica con quella scientifica, per dimostrare che sono la stessa cosa. Una sfida avvincente, che regalerà a chi verrà delle belle scoperte”.
L’obiettivo primario è quello di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. La Notte Europea dei Ricercatori, spesso pubblicizzata come evento e spettacolo per la famiglia, sveglierà l’interesse di persone di tutte le età, curiose di conoscere il mondo della ricerca e l’impatto che la scienza ha nella vita di tutti i giorni, consentendo altresì di visitare i laboratori che sono normalmente chiusi al pubblico.
La novità di questa IV edizione è la gradita presenta di un illustre ospite, il cosmonauta Walter Villadei che narrerà ai tanti giovani presenti le sue esperienze, le sue avventure nello spazio, le sfide, il brivido dati dal volgere lo sguardo all’ignoto, nel costante anelito umano di spostare più in là il “limes” del sapere e guadagnare così spazi di conoscenza. Europe Direct Pescara, in vista dell’evento, promuove anche attività di preparazione per studenti e docenti delle scuole superiori in un contest definito “Aspettando la Notte dei ricercatori”. Nella mattina del 30 settembre, infatti, sarà nuovamente possibile visitare il prestigioso centro ICRANet (International Centre for Relativistic Astrophysics Network) presente a Pescara, in Piazza della Repubblica 10, alla presenza del Direttore Prof. Remo Ruffini, fisico di fama internazionale.
La giornata proseguirà, a partire dalle ore 17.00 e fino alle 24.00, presso la prestigiosa struttura Aurum, nel cuore della Riserva dannunziana, sede dello Europe Direct; il programma prevede una serie di “conversazioni scientifiche” individuali o per mini gruppi tenute da studiosi e ricercatori, simulazioni di laboratorio, esprimenti ed altre attività d’intrattenimento