La commemorazione ricorda quanto avvenuto quasi due secoli fa, quando dopo aver punito la Città di Penne con il trasferimento nella vicina Città Sant’Angelo di importanti uffici pubblici (sottintendenza, tesoreria distrettuale, giudicato regio), il governo borbonico impose anche una cruenta repressione sulla popolazione vestina; gli otto patrioti (tutti pennesi tranne uno che era di Lama dei Peligni), accusati di essere i fautori della sollevazione, furono processati a Teramo e fucilati il 21 settembre 1837 in piazza della Cittadella.
L’iniziativa istituzionale è promossa dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale e prevede, dopo il saluto dei rappresentanti delle istituzioni nella sala consiliare, alla presenza delle classi IV delle scuole secondarie di Penne, la deposizione di una corona nel monumento realizzato in piazzetta XX Settembre, che ricorda l’eccidio dei martiri pennesi.
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