Pescara – Il Coordinamento No Ombrina dopo aver appreso dalla stampa che vi sarebbero dei denunciati per la manifestazione a L’Aquila in occasione della visita di Renzi dichiara in una nota di ritenere le accuse del tutto prive di fondamento, “per le più gravi basta guardare i video girati da testate locali e nazionali –spiegano i coordinatori– abbiamo già espresso rincrescimento per la poliziotta ferita ma fu a causa di un contatto tra lei e un collega”.
Resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata
Sono le accuse rivolte ad alcuni manifestanti segnalati dalla Digos del capoluogo abruzzese all’autorità giudiziaria. I denunciati nove mesi fa avevano protestato in occasione della visita di Matteo Renzi all’Aquila dell’agosto scorso.
I rappresentanti del Coordinamento No Ombrina spiegano meglio le loro posizioni commentando “In generale non si può certo scaricare sui manifestanti l’approssimativa, caotica ed inadeguata gestione dell’ordine pubblico di quella giornata, addirittura con cariche a freddo tra i giornalisti. In questi anni abbiamo organizzato decine di eventi e diverse manifestazioni con migliaia o decine di migliaia di partecipanti senza che rimanesse a terra neanche una carta. Ci siamo presentati a L’Aquila con poche centinaia di persone, a volto scoperto e solo la bandiera No Ombrina tra le mani. Diversi manifestanti superavano la sessantina.
Infine –concludono nella nota– ricordiamo che le nostre istanze nel frattempo sono diventate leggi dello Stato votate dal Parlamento. Evidentemente avevamo ragione a contestare chi, come Renzi, non voleva ascoltare il popolo e le istituzioni abruzzesi”.