Montesilvano – I Consiglieri di Abruzzo Civico-Montesilvano Democratica, Lino Ruggero e Paolo Rossi in una nota oggi replicano alle affermazioni del consigliere comunale e vicepresidente di Federalberghi Pescara, Adriano Tocco che ieri era intervenuto in merito alle polemiche sollevate da parte dell’opposizione cittadina dopo l’emanazione di un’ordinanza che vietava il consumo di molluschi pescati lungo il litorale cittadino
«Le forze di opposizione di Montesilvano –aveva dichiarato Tocco– hanno una strana concezione del buon senso, dal momento che senza alcuna documentazione concreta a loro supporto continuano imperterriti a lanciare allarmi infondati e insensati».
«Il consigliere Tocco parla di opposizione irresponsabile, ma noi stiamo facendo solo commenti su un’ordinanza di divieto firmata dal sindaco che parla di Escherichia coli presenti nei molluschi e del conseguente divieto di mangiarli. Nei mesi passati –scrivono i consilieri Ruggero e Rossi–abbiamo avuto dei documenti della Asl, in cui il primo cittadino ammetteva di non sapere cosa fare riguardo la situazione del fiume Saline, la Asl bacchettandolo gli rispondeva di provvedere a “controllare il corretto funzionamento del depuratore”. Noi ricordiamo bene cosa annunciava Maragno durante la sua campagna elettorale che tutto si poteva risolvere, ma la città ha ormai colto che in 21 mesi non ha concluso nulla di quanto aveva promesso. Oltre alle ordinanze Maragno effettivamente cosa ha fatto finora per il Saline e per il mare? Solo fiumi di parole».
I Consiglieri di Abruzzo Civico-Montesilvano Democratica poi proseguono «Il primo cittadino in qualche comunicato stampa ha dato la responsabilità alla politica passata se oggi a Montesilvano ci sono gravi problemi di inquinamento, ma quando parla farebbe bene a riflettere accertandosi che le sue parole non producano un effetto boomerang.
Se il sindaco punta il dito contro chi ha governato Montesilvano negli anni scorsi gli dobbiamo ricordare che in sala consiliare tra i nomi di tutti coloro che hanno amministrato il Comune si legge bene quello di Di Giovanni, suo suocero.
In un medio passato troviamo invece proprio il cognome Maragno perché per sette anni è stato consigliere comunale durante l’amministrazione Cordoma e oggi il presente parla ancora di lui come sindaco».
«In questi nove anni –commenta ancora Ruggero– io non ricordo un atto, una mozione o un documento in cui Maragno prima come consigliere e oggi sindaco, prendendo atto della situazione, dia un indirizzo su come risolvere la situazione. Tocco farebbe bene a non fare commenti politici sia perché è consigliere comunale di maggioranza da nove anni, anche in questo caso non ricordo nessuna sua proposta per rendere le acque più balneabili, e sia perché rappresenta la Federalberghi come direttore di un noto albergo montesilvanese ed è chiaro che ha degli interessi privati a non far sapere la reale condizioni delle acque del mare per non perdere i turisti.»