Pescara. Domani sera, nell’anticipo cadetto, il Pescara sarà di scena al Partenio dove troverà l’Avellino di Dario Marcolin.
I biancazzurri, dopo cinque sconfitte consecutive, sono tornati al successo con il fanalino di coda Como, vittoria tutt’altro che facile in una gara caratterizzata dal nervosismo e che nel secondo tempo ha visto il ritorno dei lariani.
Alle porte della trasferta irpina, il coach del Pescara, Massimo Oddo, ha fatto il punto della situazione: “Siamo un po’ in emergenza perché oltre alle squalifiche ci sono gli infortuni, ma non è una novità dato che siamo in emergenza da un po’ di tempo a questa parte. Queste sono difficoltà che ci troviamo davanti a qualche domenica, stiamo facendo di necessità virtù ed andremo avanti così fino a quando non recupereremo qualche giocatore. La vittoria con il Como ha aiutato sicuramente il morale, ne avevamo bisogno perché era un po’ che non succedeva, non era sicuramente la partita più adatta perché oltre ad aver affrontato un’ottima squadra, loro sono una compagine con dei giocatori importanti e lo hanno dimostrato pur essendo indietro in classifica, probabilmente hanno avuto un inizio sbagliato, però è una squadra che era in salute, che aveva vinto a Modena e che aveva pareggiato in casa con l’Entella creando tanto. Quindi non era una partita semplice, fortunatamente è andata bene. Se per 8 partite non avevamo fatto punti o ne avevamo fatti pochi e ci ritrovavamo a due punti dalla terza, vuol dir che le altre squadre che stanno in zona play off non è che corrano più di tanto, non perché non ci sia una squadra che possa rompere gli equilibri, ma per il fatto che quest’anno abbiamo trovato due squadre hanno avuto più continuità di tutte le altre che sono il Crotone e il Cagliari e ci sono le altre che stanno facendo un campionato equilibrato. Sfido chiunque ad andare a vedere la squadra del Como e dire che è una squadra da zona retrocessione. È un campionato molto equilibrato in cui non c’è nulla di scontato in cui c’è l’ultima che ti può battere. Noi però non dobbiamo guardare le altre, abbiamo un mini torneo di queste partita che rimangono, dobbiamo fare più punti possibili e poi vedremo dove arriveremo. In queste partite ci sono tanti scontri diretti e dobbiamo sfruttare bene il fattore casalingo, ma viste le nostre caratteristiche andremo a giocarci le partite anche fuori facendo più punti possibili, poi si vedrà, essendo tutti scontri diretti vincendo o perdendo si è sempre lì, a patto che si vincano le partite successive. Non esiste un calendario facile, probabilmente in questo periodo è più difficile incontrare le ultime che stanno con l’acqua alla gola che le prime che affrontano le partite in maniera diversa. A questo punto del campionato non c‘è una squadra che ha il calendario più facile o meno, l’unica cosa sarebbe affrontare una squadra che è già retrocessa o che è già in serie A, non perché qualcuno ti regali qualcosa ma perché quando mancano le motivazioni qualcosa si può pagare. In questo periodo dove le energie fisiche e mentali possono venire meno bisogna avere più lucidità, calma e sangue freddo, soprattutto in determinati momenti. Nelle ultime partite siamo stati provocati nei momenti finali ed abbiamo abboccato, queste sono cose che non devono capitare perché poi ci sono delle altre partite davanti e non bisogna perdere la testa perché poi le cose possono andare non bene. Nell’ultima partita abbiamo perso tanto in energie nervose, avevamo uno stress accumulato da 7-8 partite e naturalmente queste cose possono succedere. Non dobbiamo perdere di vista le nostre caratteristiche principali con cui siamo partiti, quindi sia se giochiamo in casa che se giochiamo fuori e sia se giochiamo con la prima che con l’ultima dobbiamo scendere in campo con la stessa idea propositiva e provare a fare gol”.
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