«La principale causa di tale crisi nasce dalla dismissione in via amministrativa di una legge regionale, la 55/80, che ha costituito per diversi lustri modello e riferimento legislativo di altre Regioni;–scrivono le Associazioni– Il mancato impinguamento di spesa di tale legge impedisce il contatto con le comunità emigrate nel mondo e il suo gruppo dirigente espresso dalla Consulta regionale dell’emigrazione e dell’immigrazione che pertanto non può riunirsi, come non si riunisce, a differenza delle altre Regioni, da oltre due lustri.
Questione ancor più grave è quella che riguarda la dismissione di fatto del Servizio emigrazione e immigrazione presso il Dipartimento Lavoro, Emigrazione Immigrazione e Formazione Professionale.
Oggi, nessun funzionario è addetto a tale servizio, nessuno può rispondere a telefono o dare informazioni ad un emigrato rientrato in Sicilia o residente all’estero e conseguentemente è impedito qualsiasi intervento previsto dalla legge a favore dei siciliani nel mondo.
Tutto quanto sopra è premesso le organizzazioni storiche dell’Emigrazione, USEF, Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, Anfe, Aitae – Aitef, Sicilia Mondo, Siracusani nel Mondo, Coes, Crases riuniti nel C.A.R.S.E ( Coordinamento Associazioni Regionali Siciliani dell’Emigrazione ) stabiliscono di aggiornare la loro seduta a Caltanissetta lunedì 18 Aprile per organizzare l’auto convocazione della Consulta dell’emigrazione e dell’immigrazione presumibilmente per il giorno 27 maggio, sia con la presenza fisica dei consultori, sia attraverso videoconferenza, e in prosecuzione di tenere un convegno sul tema “le politiche di sviluppo regionali e il valore dell’emigrazione”.