Pescara – “Continuano le segnalazioni da parte dei genitori inerenti la scarsa qualità del cibo somministrato ai bambini delle scuole del nostro territorio. Importanti segnalazioni giungono, tra le altre, dalla scuola sita in Via Scarfoglio e dall’Istituto Pescara 9 sito in via Di Sotto 56”. È quanto riferiscono i Consiglieri del Gruppo NCD pescarese, Guerino Testa, Alfredo Cremonese Massimo Pastore che commentano come i genitori appaiono molto preoccupati della qualità del cibo somministrato al punto da preferire, per i propri figli, panini confezionati da casa nonostante il pagamento regolare della retta scolastica.
«Questa situazione, già segnalata con una interrogazione urgente a firma dei sottoscritti il 25 febbraio, –scrivono in una nota i consiglieri di minoranza– se confermata, appare non più tollerabile e senza ulteriori giustificazioni da parte dell’assessore al quale rivolgiamo di nuovo l’appello di verificare la fondatezza delle lamentele esposte.
Inoltre, a questo punto, vogliamo verificare anche personalmente la qualità dei cibi somministrati e, per questa ragione, chiederemo al Dirigente competente la possibilità ed eventualmente la modalità per accedere ai pasti presso i plessi segnalati.Inoltre lamentele giungono anche per quanto riguarda il riscaldamento nelle scuole».
Testa, Cremonese e Pastore poi rifericono come numerose mamme abbiano segnalato lo scarso funzionamento del sistema di riscaldamento “confermato anche da alcuni presidi i quali hanno segnalato il problema agli organi competenti più e più volte”.
«In mattinata abbiamo provveduto ad interloquire con il nuovo dirigente (che ha assunto l’incarico da solo 2 mesi) –riferiscono i consiglieri NCD– riportando le lamentele dei genitori circa la qualità del cibo e, allo stesso, abbiamo chiesto di poter verificare noi direttamente presso i plessi tali circostanze. Sul fronte riscaldamento, invece, abbiamo immediatamente contattato telefonicamente la società che si occupa della relativa gestione segnalando il problema e chiedendo una immediata attivazione per risolverlo. Non è tollerabile –concludono– che bambini delle elementari possano stare per 8 ore in ambienti poco riscaldati».