Montesilvano – Il consigliere del Movimento 5 Stelle Cristhian Di Carlo in una nota spiega come già da tempo siano molte le segnalazioni da parte dei cittadini in merito condizione delle pavimentazioni stradali sul territorio montesilvanese. “Siamo stanchi del solito ritornello recitato da questa maggioranza: “non ci sono i soldi” è la risposta che la giunta Maragno fornisce ad ogni lecita richiesta di avere servizi almeno accettabili. Eppure i cittadini pagano puntualmente tasse salate che finiscono nelle casse comunali” commenta Di Carlo e incalza “Il buon senso che ogni amministratore dovrebbe avere porta a ricercare soluzioni nelle situazioni di difficoltà”.
Al Movimento 5 stelle non è passata inosservata la situazione critica in cui versano molte delle strade che sono state oggetto di rotture e scavi negli anni scorsi.
«I conseguenti ripristini sono stati effettuati correttamente? C’è stato un efficace controllo da parte degli uffici? –chiede Di Carlo–Noi vogliamo verificare e per questo motivo abbiamo chiesto, per cominciare, di visionare tutte le autorizzazioni di scavo degli ultimi due anni. Ci chiediamo se le operazioni di ripristino stradale sono state effettuate a regola d’arte, con l’impiego dei materiali richiesti.
Un esame del regolamento approvato nel 2007, evidenzia precise disposizioni per le imprese operanti. Per esempio occorrerebbe stendere un tappetino d’asfalto di larghezza non inferiore a 2,5 metri e dello spessore di 3 cm. sul ripristino dello scavo realizzato. Tale operazione, che va compiuta dopo almeno 8 mesi dal ripristino provvisorio, deve essere comunicata dall’impresa agli uffici comunali e segna l’ultimazione dei lavori.
Dopo questa operazione sempre necessaria, –ricorda il consigliere pentastellato– la cauzione o la fidejussione bancaria che l’impresa è tenuta a versare in garanzia, viene svincolata previa avvenuta verifica del corretto ripristino. Nel caso di danni o prescrizioni non rispettate, invece deve essere trattenuta».
Di Carlo poi ricorda come le pavimentazioni in porfido o pietra devono essere ripristinate con il materiale originario e non con pezze d’asfalto e che la segnaletica orizzontale, per esempio le strisce pedonali, devono essere ridisegnate a cura delle imprese operanti.
«Vogliamo vederci chiaro perchè alcune situazioni che ci sono state segnalate, –conclude il consigliere di opposizione– ad esempio in via Vestina e Corso Umberto, meritano un approfondimento.
Noi abbiamo già provveduto nei giorni scorsi ad inviare un esposto alla Corte dei Conti per i danni pagati a terzi proprio a causa dello stato indecoroso delle strade cittadine, a tutela dei cittadini saremo pronti a fare lo stesso in caso di dubbi sull’accertamento e lo svolgimento dei lavori».