«La difesa della Thales di Chieti, leader nel settore delle telecomunicazioni a livello internazionale, che opera anche per conto del Ministero della Difesa, deve far si che vengano tutelati non solo i suoi lavoratori ma anche il suo know how, valore aggiunto per tutto il territorio italiano. –spiega il sindaco Di Primio– L’obiettivo è perseguire ogni percorso utile portando avanti una battaglia in difesa di una terra dove stiamo assistendo ad un progressivo impoverimento qualitativo del lavoro e dove la Thales rimane una delle poche aziende d’eccellenza, parte determinante di quell’anello della sicurezza e della difesa di fondamentale importanza in un momento così particolare anche per il nostro Paese.
Per questo, ritengo che sia irrinunciabile la presenza del Governo al tavolo delle trattative. In tal senso, mi sono impegnato a scrivere una nota da inviare a Palazzo Chigi per chiedere che alla prossima riunione sulla vertenza, convocata per il prossimo 11 aprile, questa volta vi sia la presenza di un autorevole rappresentante del Governo. In questo ultimo anno, la Regione, tramite il Vice Presidente Giovanni Lolli, e il Comune hanno tentato di fare pressione sui Ministeri competenti affinché la Thales non finisse smantellata e spezzettata. In ultimo, ho rappresentato tale difficile situazione anche al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della sua visita a Chieti presso gli stabilimenti della Walter Tosto. Chiediamo che Thales torni sui propri passi e non rinunci al comparto Difesa e, soprattutto, al sito di Chieti».