“Questa squadra merita solo applausi per quanto è stata capace di fare finora. Un campionato al di là di ogni più rosea aspettativa, che non è ancora concluso ma ci ha già visto raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio stagione, la salvezza, e due traguardi insperati e inattesi: la Winter Cup e le Final Eight di Coppa Italia. Per conquistare il terzo traguardo, ovvero la qualificazione ai play-off, manca davvero poco, e potremmo conquistare la matematica certezza già contro l’Asti, anche non vincendo se i risultati delle dirette concorrenti ci favoriranno.
Quella del Montesilvano è una maglia pesante, prestigiosa, che tuttavia non ha dato ai nostri ragazzi un senso di superiorità o di presunzione, ma anzi ha dato loro ancora più motivazioni per andare oltre i loro limiti. Non dobbiamo dimenticarci che siamo una neopromossa, e le nostre caratteristiche, quelle che ci contraddistinguono in ogni partita, contro ogni avversario, sono lo spirito di sacrificio, l’abnegazione, la grinta, il cuore. I nostri giocatori si sono sempre mostrati attenti e professionali, ma soprattutto sono stati bravi a costruire un gruppo unito e a giocare ed allenarsi sempre sorridenti e con entusiasmo. Forse nel girone d’andata abbiamo avuto un po’ di fortuna in alcuni episodi e in certe partite, ma d’altra parte nel girone di ritorno abbiamo spesso pagato più del dovuto e del meritato alcuni errori.
C’è stato sicuramente un calo fisiologico di condizione atletica (e sarebbe stato strano se avessimo mantenuto lo stesso ritmo della prima parte di stagione), dovuto soprattutto alle rotazioni ristrette e ai minutaggi elevati di alcuni giocatori. Da questo punto di vista, voglio anche ricordare che il Montesilvano è stata l’unica squadra a non fare operazioni né in entrata né in uscita durante il mercato di riparazione: ciò aumenta i meriti di questi ragazzi, a cui la società e lo staff hanno voluto dare piena fiducia dopo un grande girone d’andata non immettendo nuovi elementi che avrebbero potuto alterare gli equilibri. Siamo anche stati fortunati perché non abbiamo avuto infortuni seri, e quelli che abbiamo avuto sono stati ottimamente gestiti da uno staff medico e fisioterapico di primo livello.
La speranza è che, se le prestazioni del corpo dipendono dalle condizioni della mente, i ragazzi siano ancora motivati e non si sentano sazi, continuando così a dimostrare, con la giusta rabbia e cattiveria, il loro valore e la loro voglia di continuare a stupire. Se raggiungeremo i playoff cosa faremo? Daremo ai giocatori qualche giorno di riposo, perché se lo meritano e perché ne hanno avuti ben pochi: per stare dove si trovano ora, hanno dovuto allenarsi davvero tantissimo”.