Chieti. Recanati, città del buon vivere, città d’arte, della poesia e del bel canto. Città identitaria di Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli, l’eredità dei quali Recanati ha sempre custodito e valorizzato al meglio.
Una città piena di storia ma che ha saputo anche caratterizzarsi per uno spirito di forte iniziativa. Recanati, candidatasi a capitale italiana della cultura 2018, rappresenta oggi una delle realtà più significative di come un nuovo sviluppo economico possa coniugarsi con la valorizzazione delle risorse storiche e culturali del territorio. Un modello che Chieti farebbe bene a studiare con molta cura, viste le tante similarità che avvicinano la città di Achille a quella del “giovane favoloso”.
Segnalo ai tanti teatini, che domani affolleranno le vie dell’antico borgo, una nuove opportunità di visita, che si aggiunge alle tante già offerte, quella del Museo dell’Emigrazione Marchigiana. Un allestimento moderno e suggestivo che apre alla conoscenza di un fenomeno antico e, purtroppo, ancora attuale. Tra i tanti documenti, rintracciabili in un apposito motore di ricerca, a disposizione dei visitatori, è possibile prendere visione del “cartellino di indice” (n.d.r. lo stato di famiglia), rilasciato nel 1883 dal comune di Recanati ad Angelo Messi, nato nel 1866 e domiciliato con sua moglie Maria Latini a Valle Cantalupo, una contrada distante un paio di chilometri a nord della cittadina marchigiana. “Cartellino di indice” necessario all’espatrio di Angelo in Argentina, dove sarebbe, di lì a poco, emigrato, impiantando ila radice familiare giunta sino a Lionel Messi. Ironia della sorte vuole che quando qualche anno fa Jorge Horacio Messi, padre della “pulce”, si mise in viaggio in Italia alla ricerca delle proprie origini, al fine di fornire Lionel di un passaporto europeo, non sia riuscito a venire a capo della cosa, dovendo rassegnarsi a identificare le origini italiane del figlio attraverso lil ramo famigliare di sua moglie.
Mi accorgo di aver troppo rimandato l’intento informativo e allora senza altro indugio mi avvio in direzione del PalaCingolani, dove la Proger Chieti, ospite del Basket Recanati, celebrerà la sua ventiseiesima giornata di campionato. Gara difficile e di rilevante importanza per le Furie, chiamate a confrontarsi con una squadra davvero “stramba”. A dispetto della classifica che la relega al penultimo posto, ormai, rassegnata, salvo incredibili quanto improbabili scenari finali, a doversi guadagnare la salvezza attraverso i playout, Recanati ha a disposizione un roster ampio e di qualità, il cui scarso rendimento è uno dei misteri “ingloriosi” di questo campionato. Coach Giancarlo Sacco ha ormai rinunciato da tempo all’esercizio stucchevole e improduttivo di comprendere i motivi di questa classifica fallimentare e rivolge il suo sguardo e le sue intenzioni solo al futuro, che nelle ultime gare sembra poter offrire speranze più rosee rispetto al passato. “Il nostro campionato – dichiara Sacco – è iniziato con il ‘blitz’ a Verona. Abbiamo due mesi davanti a noi con 5 partite di regular-season ed i playout, salvo che non facciamo un miracolo. È inutile che ci portiamo quintali di tristezze per le mille partite sfiorate e non vinte e per tutti gli episodi che hanno reso quest’annata così pesante. Dobbiamo cancellare, resettare tutto; in fondo se é valido questo ragionamento adesso siamo primi in classifica. Al di là delle battute, comunque è fondamentale che scendiamo in campo tranquilli, sereni mentalmente per poter fare poi le cose pulite, essenziali e d’altronde se non si ha questo stato d’animo anche le idee più brillanti ed evolutive sono impraticabili. Nel prossimo turno ritorneremo dopo un mese tra squalifica del campo e la sosta per la Coppa Italia al PalaCingolani contro Chieti per proseguire il nostro cammino di crescita con il ritrovato morale e coralità sia in fase difensiva ed offensiva”. Parole chiare e inequivocabili, bando ai rimpianti e voce alle speranze, giocando allo spasimo le ultime carte disponibili per recuperare il capitale dilapidato. Le condizioni fisiche di Giacomo “Jack” Maspero, alle prese in settimana con una gran tonsillite, destano una qualche preoccupazione ma c’è da scommettere che alla fine anche lui andrà a referto. Ben più impegnativo e di difficile risoluzione è, invece, il dilemma che agiterà il sonno della vigilia di coach Sacco, a riguardo della scelta degli americani da mandare in campo. L’imbarazzo, se così può definirsi l’opportunità di una scelta ampia, è dovuto all’avvenuto perfezionamentodell’accordo di Recanati con la Briosa Basket Barcellona per l’ingaggio dell’atleta Lenzelle Smith Jr., guardia americana di 194 cm, che potrebbe fare il suo esordiocontro la formazione teatina. Al momento comunque Adam Sollazzo resta a disposizione di coach Giancarlo Sacco e del suo staff e non è detto che l’ex Furia, all’ultimo momento non venga preferito al nuovo americano.
Coach Galli da parte sua, dopo il brutto scivolone trevigiano, ha obbligato i suoi ad una attenta rilettura della partita di Treviso, nel tentativo di scacciare dalle menti qualche fantasma di troppo che nelle ultime due trasferte ha limitato la fiducia dei giocatori. Vincere a Recanati non sarà facile, bisognerà infatti recuperare la concentrazione più alta per riuscire finalmente a chiudere in maniera positiva e definitiva il discorso salvezza. “Recanati ha una classifica – sostiene Galli – che, se rapportata al roster allestito, non merita assolutamente. I leopardiani hanno giocatori di alta qualità e all’andata dimostrarono, vincendo a casa nostra, tutto il loro valore. Premesso questo, per noi è d’obbligo riscattare la brutta prestazione di Treviso e raggiungere al più presto la quota salvezza. Riuscire a vincere sul parquet del PalaCingolani non sarà impresa semplice, dovremo infatti costruire una partita solida dal punto di vista difensivo, cercando di limitare soprattutto i loro punti di forza, come Lawson che all’andata ci fece molto male. In settimana abbiamo lavorato sulle carenze emerse a Treviso e per ridare fiducia a tutto il gruppo. Questa volta spero di avere tutto l’organico al completo, non potremo nasconderci dietro nessun alibi, questa partita per noi ha il valore di una finale. Ci seguiranno da Chieti molti tifosi e non vogliamo in nessun caso deluderli”. De tutto coerente con il pensiero di Galli è Ivan Lilov che si offre nel ruolo di trascinatore della squadra: “La pesante sconfitta di Treviso ci ha un po’ demoralizzati ma siamo professionisti e non possiamo lasciarci andare in comportamenti autocommiserativi. Abbiamo parlato molto con il nostro allenatore e questo ci ha giovato molto. Ora siamo pronti a riprendere il percorso e altamente motivati. Penso che, se riusciremo ad offrire lo standard di gioco prodotto sino a domenica scorsa, andremo a vincere a Recanati. Ci siamo allenati molto con il Prof. Dante Falasca, il nostro preparatore atletico, e fisicamente ci sentiamo al top, sono certo che andremo nelle Marche per giocare una gran partita”.
All’andata i leopardiani, con merito, violarono il PalaTricalle per 69-62. Arbitreranno Nicola Beneduce, Achille Ascione, entrambi di Caserta e Guido Giovannetti di Papigno. Circa 150 i tifosi teatini attesi al PalaCingolani, grazie ai due pullman messi a disposizione dalla Pallacanestro Chieti. Si prevede inoltre che molti sportivi, vista la vicinanza della trasferta, raggiungeranno la città marchigiana con auto proprie. Diretta streaming del match su LNP TV Pass, a partire dalle ore 18.00.
Doveroso chudere con le parole di Essie Hollis, leggenda vivente del basket teatino, tornato in settimana a far visita a Chieti dopo trentasei lunghi anni. “Auguro alla squadra di coach Galli e del presidente Di Cosmo le migliori fortune. Seguo con interesse e passione ogni domenica le partite delle Furie, che spero possano al più presto avere la matematica certezza della salvezza. Ai tanti tifosi che in questi giorni mi hanno fatto sentire il loro affetto va tutto il mio ringraziamento, li porto nel cuore e spero, magari anche presto, di poterli abbracciare tutti. Go Furie!”.