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domenica , 27 Aprile 2025
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Montesilvano, Azienda Speciale: sui tagli al personale il no del PD

Montesilvano – Non si placa la polemica sull’azienda speciale. Dopo l’intervento di Lino Ruggero (AC) e Paolo Rossi (MD), anche il Partito Democratico solleva la questione dei tagli in atto sul personale con il licenziamento di due unità nell’azienda. Situazione sulla quale il gruppo consiliare PD ha presentato un’interrogazione urgente.

“Grave la situazione che si sta verificando nell’Azienda Speciale per i servizi sociali, con i recenti licenziamenti per inabilità di due dipendenti con esperienza e che per anni hanno prestato servizio presso l’ente”. Queste le considerazioni riportate in una nota congiunta a firma della segretaria del Partito Democratico, Romina Di Costanzo, insieme al gruppo consiliare, Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio.
“In netta controtendenza con tutti gli enti pubblici in penuria di personale, – riferiscono i rappresentanti del PD – in questo caso anziché esperire preventivamente la via del ricollocamento del personale nell’organico della stessa anche con una qualifica inferiore come stabilito dalla legge, si è preferito ricorrere al licenziamento. Tra l’altro nulla vieta nel trasferimento forzoso anche la possibilità di ricoprire nuove mansioni alla luce di una opportuno aggiornamento formativo”.

Vogliono chiarezza gli esponenti PD e dichiarano “vorremmo meglio approfondire la situazione dell’azienda, se è in situazioni di esubero e in funzione di quali criteri e di quale pianta organica e come mai le modalità di ricollocazione applicate con altra discrezionalità in un recente passato non sono state contemplate in questo caso? ”

“Piuttosto che ricorrere al licenziamento dei soggetti più deboli
con danni alla persona e alla sua dignità,
sarebbe stato auspicabile un ricollocamento funzionale
nei diversi servizi erogati dall’ente”

“A tal riguardo, – continuano Di Costanzo, Gabriele e D’Ignazio – dopo anni e vicende di malgoverno, malcostume e clientela, sarebbe opportuno che il Sindaco sottoponesse al Consiglio e alla conoscenza della cittadinanza una relazione tecnica sull’organizzazione, l’efficacia e la produttività dell’Azienda : qual è il costo unitario di ciascun servizio? Attraverso quanti dipendenti e con quale monte ore viene erogato? Con quali strumenti si può monitorare la qualità del servizio? Inoltre, posto che la governance interna dell’Azienda attribuisce statutariamente molti poteri al Direttore, oltre che un lauto compenso, valutare quali risultati raggiunti, qualità dei servizi erogati in funzione della mission aziendale”.

“E’ evidente – concludono preoccupati gli esponenti del PD – che proseguendo di questo passo in assoluta autonomia, con un CdA concepito contravvenendo il criterio di trasparenza e i diritti di rappresentanza delle maggioranze e minoranze e delle quote di genere, con una composizione del tutto priva di equilibrio, situazioni simili potrebbero diventare prassi”.

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