Al centro dell’iniziativa che si articolerà nelle prossime settimane in presidi, volantinaggi e convegni in varie città abruzzesi, alcuni punti molto concreti:
maggiori risorse finanziarie per il TPL e in particolare per il servizio ferroviario, investimenti per acquistare nuovi treni ( in Abruzzo l’età media dei treni è doppia rispetto a quella nazionale, si sfiorano i 30 anni di vita dei mezzi con problemi di sicurezza, igiene, efficienza. Aumento della offerta dei treni mentre in Abruzzo negli ultimi 5 anni vi è stato un taglio del 25% dei treni. Relazioni storiche come la Pescara Napoli sono state soppresse,la relazione Pescara Roma ha tempi di percorrenza superiori a 50 anni fa, decine di treni dei pendolari lavoratori e studenti sono stati soppressi
spostare il 50% delle merci dalla gomma al ferro entro i prossimi 15 anni
stop alla privatizzazione di FS che penalizza gli utenti come è successo nei Paesi, come il Regno Unito, in cui si è scelta questa strada fallimentare
detrazioni fiscali per gli abbonamenti ai mezzi pubblici ferroviari e su gomma
estensione delle aree pedonali nei centri storici
ampliamento delle corsie preferenziali per i bus
sviluppo delle ciclovie
investimenti sulle linee ferroviarie interne verso L’Aquila. Roma, e Teramo
nuovi treni veloci sulla Adriatica che coinvolgano pienamente l’Abruzzo e Pescara
potenziamento del car sharing e bike sharing
allargamento delle fasce orarie del trasporto notturno
un piano Regionale dei Trasporti che scoraggi la motorizzazione privata e punti decisamente sul trasporto pubblico locale per ragioni ecologiche e sociali