L’Aquila – “Assolutamente false le dichiarazioni degli organizzatori di “Blues sotto le stelle”, che scaricano sul Comune dell’Aquila le responsabilità di un possibile annullamento della diciassettesima edizione della manifestazione. Se ciò dovesse avvenire, e chiaramente questo non è il nostro auspicio, non si può certo imputare la responsabilità al Comune dell’Aquila o al nuovo Regolamento sui contributi per la cultura”. Lo dichiara l’assessora alla Cultura Betty Leone.
L’assessora Leone precisa che il Comune non ha mai tagliato le risorse per la cultura ricordandocome in questi ultimi anni le ha sempre aumentate, nonostante le difficoltà di bilancio. Inoltre ribadisce come il nuovo Regolamento non taglia i fondi alle istituzioni e alle associazioni culturali. Cambiano solo le fonti di accesso ai finanziamenti.
«Ribadisco che per quanto concerne i contributi ordinari pluriennali concessi a enti, associazioni e istituzioni che accedono ai finanziamenti ministeriali, il cosiddetto FUS, il nuovo Regolamento conferma esattamente quanto già era previsto in quello precedente. La novità è che alla base della concessione del contributo pluriennale –spiega l’assessora Leone– vi è la stipula di una convenzione triennale tra il Comune dell’Aquila e le istituzioni ammesse al FUS, che abbiano fatto richiesta di contributo all’Amministrazione. Chi volesse accedere ai contributi ordinari annuali, può fare domanda entro il 30 ottobre, sarà poi una commissione di esperti a stilare una graduatoria. Tuttavia gli organizzatori del Blues non hanno presentato ai nostri uffici alcun progetto, né fatto alcuna richiesta in merito. Inoltre, in alcuni incontri che ho tenuto proprio con loro, insieme ad altre associazioni, li ho espressamente sollecitati ad inviare agli uffici la richiesta di sovvenzione, una delle opzioni previste dal Regolamento, con cui il Comune dell’Aquila fa propria e dunque finanzia un’iniziativa culturale che rientra tra gli indirizzi programmatici dell’Ente. Questo proprio per non perdere una manifestazione culturale, come il Blues, che ritengo sia assolutamente di valore per L’Aquila. Tuttavia, ad oggi, gli organizzatori della manifestazione non hanno risposto alla mia sollecitazione e non hanno presentato, anche in questo caso, alcuna richiesta, né alcun progetto, precludendosi di fatto sia la possibilità di un contributo ordinario, sebbene annuale, sia di una sovvenzione. Ma per quest’ultima c’è ancora tempo. Si assumano allora le responsabilità delle loro azioni. Sono loro forse a voler far morire questa manifestazione?
Stupisce- conclude l’assessora- che il Comune dell’Aquila, unico Ente locale che mantiene in vita i contributi per le iniziative culturali, al contrario di altri che li hanno già tagliati o si accingono a farlo, sia continuo bersaglio degli strali di chi rivendica oggettività e imparzialità, ma poi non sa apprezzare uno strumento che garantisce entrambe».
Ho appena ricevuto la replica dell’assessore Elisabetta Leone a proposito del festival “blues sotto le stelle” che si avvia alla chiusura.
Quale responsabile dell’associazione ARS Suonoimmagine mi sento offeso, per i termini usati nel comunicato stampa “false dichiarazioni” e mi scuso per Suo conto nei confronti dei soci collaboratori che si prodigano ogni anno a realizzare questa manifestazione , sottraendo tempo alla propria vita privata da sedici anni, e tengo a precisare quanto segue:
1) L’assessore non conosce e, ribadisco, non conosce le esigenze di una organizzazione che programma un festival di questo livello, che ospita artisti internazionali che bisogna contattare e prenotare i tempi debiti, entro al fine di febbraio .
2) Per fare tutto ciò è necessario avere delle certezze di contributo entro il mese di gennaio che possono derivare soltanto da un contributo pluriennale, però non concesso a questa associazione, anzi revocato, perché non ammesso ai fondi FUS (perché mai richiesti).
3) Il contributo annuale può essere concesso due sole volte , quindi qualsiasi manifestazione con respiro pluriennale, come il festival, che è alla sua XVII edizione non avrebbe modo di esistere. Ci siamo rifiutati di partecipare a questo bando, in quanto se non quest’anno, ma il prossimo avremmo comunque chiuso.
4) Il festival, che ha una storia di sedici anni con riconoscimenti e consensi anche a livello nazionale, a mio avviso, non può essere soggetto a ipotetiche concessioni occasionali, al quale fa riferimento l’assessora con il “contributo straordinario”. Questo contributo è soggetto al giudizio di una commissione che, per ora, a quanto risulta, non è stata ancora nominata e la somma accordata da erogare (non si conosce l’importo) potrebbe essere comunicata addirittura anche dopo la fine della manifestazione.
5) Con quale sicurezza può lavorare un’organizzazione che ospita artisti di livello internazionale senza conoscere almeno in parte i fondi con i quali dovrebbe lavorare?
Tutto questo è stato all’assessore Elisabetta Leone nel corso dei nostri incontri e sulla stampa locale e web, più volte è stato fatto notare che il regolamento ha delle criticità che andrebbero riviste per consentire non soltanto a questa organizzazione , una meno rischiosa programmazione.
Gentile assessora noi a questo festiva vogliamo bene, fa parte della nostra storia, ci siamo cresciuti e abbiamo lavorato con amore, determinazione, rischio e tanta fatica, non credo che con queste premesse ci sia la minima intenzione di farlo morire, mi dispiace che Lei abbia potuto soltanto lontanamente pensare ciò, non ci conosce.