129 saranno gli operatori, 9 dei quali venderanno frutta, dodici alimentari, 43 non alimentari, due casalinghi, due autobanco, quattro florovivaisti e 57 produttori, gli uni di fronte agli altri, fatto che consentirà quindi la piena fruizione di tutte le categorie merceologiche.
Soddisfazione dei Comitati, che parlano di azione “volta ad acquisire la riconsegna delle aree da lungo tempo assegnate alla stazione appaltante TUA S.p.A. in vista dell’incompiuta realizzazione di un sistema TPL rapido di massa tra Pescara e Montesilvano”.
“L’opera ancora lontana dal vedere la luce, – ricordano i Comitati cittadini sorti per difendere la strada parco – a motivo delle irrisolte discrasie contrattuali e progettuali tipiche di una commessa pubblica di ardua realizzazione sul piano tecnico per le inadeguatezze strutturali del tracciato, quanto insostenibile sul piano economico nei rilevanti oneri di gestione e manutenzione in esercizio”.
“Non a caso, proprio nel primo tratto pescarese, privo di marciapiedi a norma pienamente accessibili, – specifica Ivano Angiolelli, portavoce dei Comitati – occorrerebbe ricorrere alsenso unico alternato col conseguente pregiudizio sui tempi di percorrenza e, quindi, sulla velocità commerciale attesa, prerequisito indispensabile per la conferma del finanziamento deliberato dal CIPE con leggerezza ed eccessiva benevolenza nel lontano 1995. Il finanziamento fu poi confermato nella sua interezza il 19 dicembre 2002 benché su una tratta ridotta dagli originari 23 Km del percorso Silvi – Francavilla al Mare agli attuali 8 km della tratta Pescara – Montesilvano, di cui meno di sei elettrificati. Addirittura, il CIPE, con delibera del 28 gennaio 2015, aveva autorizzato l’immediata immissione in esercizio dei sei Phileas olandesi Euro 5, pertanto non più omologabili, previsti dal contratto di fornitura, la cui produzione è cessata il 25 novembre 2014 su conforme dichiarazione di fallimento della ditta APTS costruttrice da parte del Tribunale olandese”.
“L’ostinazione della stazione appaltante, sostenuta – per l’intera durata della passata consiliatura – da una direzione politica poco attenta, – concludono – ha fatto il resto: oggi rilevano i disagi procurati al territorio, al paesaggio, al patrimonio comune.
Il ritorno del mercato di Piazza Duca sulla Strada Parco sancisce il fallimento di un progetto ultraventennale, superato dall’evoluzione tecnologica nel frattempo intervenuta nei sistemi di trazione dei vettori impiegati nel servizio di trasporto pubblico”.