giovedì , 21 Novembre 2024

  Pescara, il sindaco scrive all’Arta: “Servono i dati su tutto il corso fluviale per sapere chi inquina”  

Pescara – “I dati che derivano dal monitoraggio promosso dal Comune in convenzione con la Capitaneria di Porto e l’Arta mostrano in maniera inequivocabile che le acque del fiume Pescara che entrano in città presentano un livello di inquinamento microbiologico proveniente da monte” è quanto asserisce il sindaco Alessandrini dopo che questa mattina ha chiesto al direttore generale dell’Arta Mario Amicone di avere i risultati analitici dei controlli effettuati sugli impianti di depurazione dei Comuni che immettono i propri reflui direttamente o indirettamente nel bacino fluviale del Fiume Pescara, da Popoli alla foce, Pescara compresa, nonché di estendere il monitoraggio anche ai fossi che confluiscono nel fiume ricadenti nel territorio comunale.

«Dai dati risulta evidente che il problema è a monte, –afferma Alessandrini– come è emerso dal recente incontro promosso sul tema dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso con i sindaci di riferimento. Infatti i valori riscontrati alla nostra foce, pur restando molto al di sopra dei parametri di legge, sono inferiori rispetto a quelli rilevati oltre il depuratore, da dove secondo la convenzione cominciano i prelievi fluviali per il monitoraggio».

Il sindaco inoltre fa presente come i dati sottolineano che il depuratore di Pescara funziona e finisce addirittura con l’alleggerire l’intensità dell’inquinamento delle acque fluviali in arrivo dall’entroterra.

Pescara, dunque  subisce un inquinamento che non produce e per questo il sindaco ha annunciato che sarà protagonista di ogni azione contro gli inquinatori.
«E’ più che probabile che nel tratto di fiume a monte ci siano invece depuratori civili o industriali che non funzionano –spiega il primo cittadino– ovvero che ci sia addirittura assenza di depuratori, oltre agli scarichi abusivi, come attesta anche il recente report commissionato dalla Regione all’Università. Su questo in particolare chiederò alle autorità competenti ogni utile intervento repressivo.

Da qui ritengo sia urgente e necessario andare oltre il tratto tenuto sotto controllo dalla convenzione, per questo ho richiesto all’Arta di ampliare il monitoraggio anche ai fossi presenti nel nostro territorio. A questa seguiranno altre iniziative per rendere ancora più robusta e pressante l’azione di controllo sulla quale sono certo che la Provincia saprà esplicare le azioni di polizia di sua competenza. In tale quadro ben si inseriscono le iniziative concertate con la Regione sia sul fronte del potenziamento dell’impianto di depurazione del nostro territorio, sia sulle sollecitazioni fatte ai sindaci perché prendano coscienza della gravità della situazione e perché svolgano fino in fondo la loro funzione di controllo del territorio di competenza e verso i soggetti gestori degli impianti di depurazione, che saranno destinatari dei finanziamenti regionali».

“Pescara non è il capro espiatorio
di una situazione che ha responsabilità
e colpe diffuse”

«La qualità ambientale del nostro territorio, in particolare delle nostre spiagge sono di per se uno dei motori di sviluppo della nostra città e ribadisco ancora che ne sarò uno strenuo difensore. Per questo il Comune parteciperà come istituzione e a nome dei cittadini alla manifestazione indetta dalle associazioni di categoria lunedì 15 –conclude il sindaco– Saremo pronti a sostenere ogni ulteriore iniziativa possibile per migliorare la situazione del fiume e del mare e non avere più ipoteche simili sulla città e sul suo territorio».

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