La finalità di queste Conferenze, che si terranno con cadenza mensile fino al prossimo Marzo e riscuotono sempre un notevole successo di pubblico (si contano circa 500 partecipanti per ciascuna Conferenza), è quella di narrare agli abruzzesi la storia, le opere d’arte, i luoghi della loro terra, dei quali spesso ignorano bellezza e importanza.
Il titolo del prossimo appuntamento è: “L’Abruzzo nell’Età degli Aragona”.
Così Camillo Chiarieri descrive il tema del prossimo incontro:
“Nel 1424 nuovi venti di guerra soffiano sugli Abruzzi: è in corso la contesa per il dominio del Regno di Napoli tra la decadente dinastia angioina e la casata d’Aragona.
La battaglia decisiva si svolge sotto le mura di Aquila e, proprio quando tutto sembra deciso, la vittoria arride ai meno favoriti. La regina Giovanna conserva così il potere, ma l’appuntamento di Alfonso V con la corona del Regno è solo rimandato: meno di vent’anni dopo infatti egli entrerà trionfante in Castelnuovo, il palazzo reale napoletano.
Ha inizio così una delle epoche più luminose della storia d’Abruzzo, che durerà poco meno di un secolo e sarà quasi una “Età Classica” per la nostra regione: produsse i capolavori artistici di Andrea de Litio e Nicola da Guardiagrele, fu dominata da grandi guerrieri come Jacopo Caldora e conobbe un’immensa ricchezza grazie alle produzioni della lana e dello zafferano.
Una lunga e avventurosa cavalcata nella storia, nell’arte e nell’economia del periodo aureo della terra d’Abruzzi, fino a quando tutto si infranse sotto il decadente e corrotto governo dei Viceré di Spagna e il pugno feroce di Carlo V.”