“Fin dall’inizio del nostro insediamento, abbiamo sempre operato nell’ottica di una riduzione delle tasse, –spiega Di Lorito– considerando le inevitabili conseguenze derivanti da un eccessivo carico di tributi, e nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Questo divario è uno degli esempi che mi vede contrario alla nascita di un’unica realtà territoriale, meglio nota come ‘Grande Pescara’. Cosa succederebbe se Spoltore, con una tassazione bassa e una percentuale di raccolta differenziata superiore agli altri due comuni coinvolti nella fusione, venisse inglobata in questa nuova grande realtà amministrativa? C’è il rischio che i problemi aumenterebbero, cancellando in un attimo ciò che di buono è stato fatto finora”.
Tagsconfcommercio inevidenza Luciano Di Lorito Nuova Pescara Spoltore
Guarda anche
Stop ai tagli all’università: la protesta degli studenti arriva a Teramo
Teramo – Gli studenti universitari d’Abruzzo hanno deciso di alzare la voce e scendere in …