San Salvo – Incontro con il Coordinamento No Ombrina per parlare di un futuro senza idrocarburi e a base di rinnovabili. “Bacchettata” degli studenti alla regione sul metanodotto Larino-Chieti: organizzare l’inchiesta pubblica di mattina vuol dire escludere i giovani da ogni discussione sul futuro del loro territorio.
Gli studenti del Liceo Mattioli di S. Salvo hanno voluto dedicare la loro assemblea d’Istituto alla questione degli idrocarburi in Italia invitando a partecipare il Coordinamento No Ombrina.
E’ stato un incontro fruttuoso in cui si è parlato non solo delle mire dei petrolieri sul mare Adriatico ma anche delle tematiche energetiche in generale e dei cambiamenti climatici in atto causati dall’uso dissennato di carbone, petrolio e metano.
E’ stata approfondita la questione del rischio sismico connesso agli stoccaggi di gas in Italia e in Abruzzo e si è parlato del presente e del futuro delle rinnovabili.
Infine alcuni ragazzi, prendendo spunto dalle tematiche trattate, hanno voluto inviare una nota alla regione sul metanodotto Larino – Chieti, una vera e propria “bacchettata” all’ente regionale, è proprio il caso di dirlo.
Domani, infatti, si terrà l’inchiesta pubblica organizzata dalla Regione Abruzzo che teoricamente dovrebbe fungere da punto di ascolto delle istanze dei cittadini sul nuovo gasdotto. Loro non potranno presentarsi a parlare del futuro del territorio dove abitano in quanto la massima istituzione regionale ha pensato bene di organizzare la riunione di mattina e gli studenti…sono a scuola! Quest’opera, se realizzata, insisterà sull’area per decenni e non si capisce perché proprio i giovani debbano essere esclusi da ogni discussione quando, paradossalmente, dovrebbero essere loro i primi interessati. Tra l’altro organizzando la loro assemblea proprio su questa tema hanno dimostrato una sensibilità che tanti adulti non hanno. Invece di premiarli, le istituzioni li tengono distanti.
La lettera sarà consegnata domani ai rappresentanti della regione.