Chieti – Si è svolta questa mattina, a Chieti, presso la Sala Cascella della Camera di Commercio, il primo esperimento nazionale, con metodo scientifico, di “Assemblea di Democrazia Partecipativa e Deliberativa” sul tema della Sicurezza, organizzato dall’Amministrazione del Sindaco Di Primio e dall’Università d’Annunzio – Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali – nella persona del prof. Antonello Canzano.
A moderare i lavori il vice caporedattore del quotidiano “Il Centro” Lorenzo Colantonio.
«Abbiamo voluto sperimentare con i cittadini e i portatori d’interesse del territorio questo primo progetto di democrazia partecipativa e deliberativa su un tema molto sentito in questo momento, quello della sicurezza, anche in relazione ai recenti avvenimenti internazionali – ha dichiarato il Sindaco Di Primio -. Vi è già un disegno di legge su tale tema che giace presso il Ministero dell’Interno: è necessario che venga al più presto attuato.
L’intenzione è ripetere tale esperimento anche su altri temi riguardanti la città – ha proseguito il Sindaco -. Tutti sono pronti a giudicare chi amministra la “cosa pubblica” ma è bene che i cittadini siano consapevoli di quale è l’impegno profuso nel governare e nel ricercare le opportune soluzioni a determinate problematiche. Il progetto cui abbiamo dato vita oggi è un modello che il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali della d’Annunzio potrà esportare in tutta Italia. Come Vice Presidente Nazionale ANCI mi farò carico di avanzare tale metodo a livello nazionale.
E’ evidente che quanto più avviciniamo i cittadini alla conoscenza delle fasi decisionali, tanto più i cittadini sentiranno come propri gli interventi della Pubblica Amministrazione.
L’assemblea odierna – ha evidenziato il Sindaco – non vuole dare indicazioni alle istituzioni su come debbano essere gestire le forze di sicurezza, ma intende analizzare e comprendere la percezione su tale tematica da parte dei cittadini. Dopo la fase elaborativa, i risultati saranno consegnati alla Prefettura, già promotrice di un tavolo sulla sicurezza, e alle altre Istituzioni. Le domande poste nel questionario – ha precisato poi il Sindaco – non esprimono un giudizio della situazione in città ma intendono individuare i temi che genererebbero insicurezza fra i cittadini».
Il prof. Canzano ha poi voluto evidenziare al vasto pubblico – presenti, tra gli altri, rappresentanti di Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri, Associazioni di Categoria, Cooperative sociali, Club Service, Associazioni cittadine, studenti universitari e cittadini – gli ambiti del sondaggio deliberativo ovvero: 1) Insicurezza civile, derivante dal rischio effettivo di essere vittime di reati 2) Disordine urbano, attraverso la percezione di incuria e abbandono 3) Stress culturale, insicurezza rispetto al tessuto civile, isolamento.
La democrazia deliberativa è una teoria alternativa o complementare alla democrazia rappresentativa. Frutto complesso di un dibattito che si è sviluppato a partire dai primissimi anni ’80, ad oggi rappresenta una delle più importanti riflessioni sulla democrazia contemporanea. Suo principio è che la gestione della res publica non è più solo appannaggio dei rappresentanti, eletti in una regolare competizione per il voto popolare, e della pubblica amministrazione, loro agente, ma vede la partecipazione diretta dei cittadini lungo tutte le fasi dei processi decisionali. Due sono gli aspetti fondamentali: 1) i processi deliberativi debbono assumere la forma di uno scambio di informazioni e di argomenti confortati da ragioni; 2) le deliberazioni sono inclusive e pubbliche e tutti coloro che ne sono coinvolti debbono avere diritto a prenderne parte.