Lanciano. Carlo Mammarella non è più un giocatore della Virtus Lanciano. L’ex numero 3 e capitano rossonero infatti passa alla Pro Vercelli.
È l’ennesimo colpo subìto dal club frentano in questo mercato di gennaio nel quale sono andati via, tra gli altri, anche Paghera, Piccolo e Pucino.
“Ci siamo incontrati in questi giorni più volte – ha detto la presidente della Virtus Lanciano, Valentina Maio – e Carlo ha preso la decisione migliore che potesse prendere. È doveroso parlarne perché lui ha iniziato con me questa avventura, abbiamo condiviso tanto: i play out, i play off che abbiamo vinto, la serie B, ma soprattutto è un pilastro di questa società perché è il capitano ed è anche un uomo vero. Ma purtroppo la vita ci insegna che tutto ha un inizio e tutto ha una fine e ad oggi siamo ad un capitolo chiuso con Mammarella”.
“Voglio portare i miei saluti a questa città – ha detto Carlo Mammarella – che comunque mi ha dato tanto, però prima voglio dire com’è andata la cosa. Domenica ero a casa e mi è arrivata la chiamata. Per la prima volta nella mia carriera ho cercato di mettere da parte i sentimenti, le mie scelte sono state sempre dettate dal cuore. Fino a questo momento avevo sempre messo la famiglia in secondo piano, mettendo per primo il calcio che è la mia passione, la Virtus Lanciano, quindi mi sono sentito di averla tralasciata più del dovuto e mi sono sentito di fare questa scelta reputandola come la migliore per la mia famiglia. Questo mi ha portato a fare questa scelta difficilissima, mi ha portato a non dormire la notte e rivivere dei momenti e delle sensazioni che pensavo nel calcio non esistessero. Oggi è stato il giorno più difficile perché ho dovuto salutare le persone a cui ero molto affezionato. Per me è stato difficilissimo, ho messo da parte il cuore mettendo in primo piano l’uomo che sa di dover fare una scelta importante. Credo che sia stata la decisione più difficile della mia carriera calcistica e anche di alcune scelte della vita privata. Pensavo che i sogni fossero tutti realizzabili, questa volta ho dovuto mettere da parte anche i sogni e guardare in faccia la realtà. Penso che questa per me sia stata la scelta migliore. Non è un contratto faraonico, ma in questo modo penso di far vivere con più tranquillità la mia famiglia. Ringrazio i Maio perché in questi anni mi hanno dato la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile nella quale ho dato cuore e anima e da parte loro ho ricevuto tanto affetto, non solo a livello calcistico. Si fanno delle valutazioni a 360° e si mette dentro anche quella che è la situazione che il calcio sta vivendo in questo momento. Questa è stata una decisione mia personale, la famiglia Maio ha cercato di convincermi facendo anche qualcosa di più di quello che poteva”.
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