La manifestazione, patrocinata da Comune e Provincia di Pescara e realizzata in collaborazione con Agiscuola Abruzzo e il Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini (Cresnac), ha visto protagonista l’attore e regista Michele Placido in un Recital dedicato ai grandi nomi della letteratura come Ovidio, Catullo, D’Annunzio, Flaiano, Silone, Dante con le musiche originali eseguite dal musicista e compositore Davide Cavuti accompagnato da Antonio Scolletta al violino e da Franco Finucci alla chitarra.
Un viaggio attraverso i più grandi autori della letteratura italiana iniziato con la musica scritta da Davide Cavuti per lo spettacolo “Prima che il sogno”, in scena al Teatro di Roma con lo stesso Placido e con Giorgio Albertazzi, e poi con l’interpretazione di “Amarti piano” di Ovidio e di “Dammi mille baci ” di Catullo.
La serata è proseguita con l’omaggio a Ennio Flaiano e Alessandro Cicognini, due geni del cinema con l’interpretazione di alcuni aforismi dello scrittore pescarese e l’esecuzione di due brani, tratti dalle colonne sonore di “Don Camillo” e de “La banda degli onesti”, scritti dal compositore francavillese Cicognini e rivisitati dal Davide Cavuti Ensemble.
Un momento di grande commozione si è avuto durante l’interpretazione di un testo di Ignazio Silone (“…se l’umanità una buona volta dovrà rimetterci la pelle, non sarà in un terremoto o in una guerra, ma in un dopo-terremoto…”) che ricordava il terremoto di Avezzano del 1915 in chiaro riferimento al sisma aquilano del 2009. A eseguire il brano “Fontamara” scritto sempre da Cavuti per l’omonimo spettacolo che Placido ha messo in scena con la sua regia e con gli attori protagonisti Lino Guanciale e Francesco Montanari al Teatro Manzoni di Milano, al Teatro India di Roma e in molti festival italiani.
Una clip sul cinema con le immagini dei film diretti da Michele Placido quali “Il Grande Sogno” con Riccardo Scamarcio, “Vallanzasca – gli angeli del male”, con Kim Rossi Stuart e “Itaker” con Francesco Scianna, con le musiche composte da Davide Cavuti, ha proiettato il numeroso e attento pubblico in una dimensione cinematografica. Il grande attore italiano ha raccontato del sodalizio artistico che lo lega a Cavuti sia in teatro che al cinema, e a seguire ha recitato alcuni versi in napoletano di Salvatore Di Giacomo.
La serata si è conclusa con l’interpretazione da parte del regista pugliese de “La pioggia nel pineto”, “I Pastori” (di Gabriele D’Annunzio) e del “Canto V” dall’Inferno di Dante, accolta con entusiasmo dal pubblico che ha tributato un lungo applauso agli artisti sul placo.