«È anzitutto un dovere etico,–spiega il primo cittadino–: se vogliamo un pianeta migliore dobbiamo evitare gli sprechi ed il consumo di risorse. Ma è anche un grande risparmio per ciascuno di noi.
Meglio va la raccolta differenziata meno paghiamo di tasse e con le risorse risparmiate possiamo dare ulteriori servizi di pulizia della città. Purtroppo non tutti i cittadini si stanno comportando bene. Molti ci stanno tradendo in questo sforzo comune, che avviene ormai in una sorta di competizione tra tutte le città europee.
È per questo che adotteremo
nuove misure di gestione e controllo
affinché L’Aquila, città smart,
possa rientrare nel novero
delle città virtuose europee.
Sono questi piccoli gesti di responsabilità nei confronti dei nostri figli per lasciare loro un mondo migliore».