“La reale dimensione religiosa porta a un incontro tra chi è musulmano e chi è cattolico”, sottolinea la dirigente scolastica, professoressa Antonella Sanvitale, “ognuno rimane della sua religione ed essendo veri c’è l’incontro e quindi il dialogo, l’amore, la civiltà della pace”.
Tranquilla, serena ma convinta della sua decisione, Fatou Gaye, 18 anni: “L’anno scorso avevo partecipato all’evento scolastico, quest’anno lo voglio rifare, a me interpretare la Madonna non crea nessun problema, anche se sono di un’altra religione”. Proprio per evitare il rischio discriminazione la scelta della ideatrice del Presepe, l’attrice e regista Franca Minnucci, per anni docente di Italiano al Manthoné: “ Fatou mi ha detto: io l’anno scorso a vedere questo Presepe mi sono molto emozionata. Di fronte a una ragazza che dice questo non c’è nient’altro da aggiungere. Io non avrei potuto dirle di no, in questo caso sì che ci sarebbe stata una discriminazione nei confronti di una giovane di colore e musulmana”. La manifestazione si terrà al punto di incrocio tra il fiume e il mare sotto lo sguardo della statua della Madonnina e sarà lì allestita una capanna dove Maria darà alla luce il suo bambino. Tutto intorno il borgo Marina nord di Pescara a simboleggiare un paese abruzzese con le sue tradizioni, i suoi mestieri e le sue atmosfere. Il Presepe vivente sarà, come sempre, realizzato dagli studenti dell’Istituto Aterno Manthonè, diretto dalla professoressa Antonella Sanvitale, e delle altre scuole coinvolte: i comprensivi 1, 2, 4, 6, 7 e 10 di Pescara e il comprensivo di Cepagatti.
La rappresentazione è curata dalla professoressa Franca Minnucci con l’apporto tecnico scenografico di Giancarlo Minnucci.
Nel ruolo dei Re Magi le massime autorità, tra loro, il sindaco della città, Marco Alessandrini, e il comandante della Direzione marittima della Guardia costiera, capitano di vascello (CP) Enrico Moretti.
Saranno questi ultimi ad aprire simbolicamente il territorio e a offrire accoglienza, aiuto e doni al piccolo Gesù e alla Sacra Famiglia.
Il Presepe da sempre rappresenta un momento di riflessione sul piano etico e religioso ma ha anche un grande interesse filologico in quanto consente, agli studenti e al pubblico, di accostarsi alla tradizione religiosa attraverso il recupero di antichi mestieri e delle tradizioni della cultura agro pastorale del territorio. Quest’anno, in occasione di un anniversario così significativo e dei recenti eventi storici, si celebra la Natività di Cristo con l’arrivo dal mare di Maria a bordo di una barca, come una migrante, accolta con la sua famiglia in un mondo nuovo e in una società libera da pregiudizi. Si rinnova, dunque, il mistero della Natività in modo diverso ma con gli stessi intenti.