giovedì , 21 Novembre 2024

Filovia. Sospesa la gara del 2° e 3° lotto. Botta e risposta tra Sospiri e i comitati

“Una beffa”, riferendosi ai comitati anti-filovia ha commentato Sospiri come riferito da una testata on line, che “non hanno capito che comunque la filovia verrà attivata sul tratto Montesilvano-Pescara”, ricordando l’investimento di 16 milioni di euro che – tiene a specificare – in caso contrario la Regione dovrebbe restituire al Ministero.

Forza Italia , annuncia il consigliere regionale, porterà le carte in procura, mobiliterà i cittadini in una grande manifestazione popolare e dedicherà la battaglia a Torolontano.
Sospiri annuncia che il suo partito contrasterà in ogni modo il blocco della gara, “disposto da un dirigente dopo aver ricevuto una semplice lettera, non una delibera, da un altro dirigente della Regione, la dottoressa Picardi, quindi senza un atto tipico”.
Il Consigliere Regionale Lorenzo Sospiri, definisce un “suicidio” la scelta del Presidente D’Alfonso di fermare la progettazione del secondo e terzo lotto della filovia.“Un sospiro tardivo, fortemente espressivo di fragilità politica amministrativa. – invece chiosa Ivano Angiolelli il portavoce dei comitati cittadini, Comitato Utenti Strada Parco – Maurizio Biondi
Comitato Oltre il Gazebo – No Filovia – Antonella De Cecco
Comitato Ventimila Metri Cubi – Antonella Ciancaglini.
“Quando il centrodestra – ricorda Angiolelli – presentò in pompa magna Filò a Piazza Salotto, il 19 novembre 2011, come il filobus più confortevole e innovativo al mondo, il Phileas olandese, nel 2008, era stato già ritirato dalla circolazione ad Eindhoven per i malfunzionamenti al sistema di guida magnetica vincolata in dotazione al vettore, oltre che per i guasti frequenti ai freni e alle sospensioni.
Stessa cattiva sorte a Douai, in Francia, dove il Ministero dei Trasporti aveva bocciato nel 2010 i ridicoli “magnetini” affogati nell’asfalto, inidonei a simulare l’effetto rotaia immateriale tipico del sistema di guida elettronica malamente prescelto.
Anziché impedire l’inizio dei lavori, coincidente a Pescara con la data del 13 settembre 2010, Sospiri, e non solo, ignorò le suppliche dei comitati, allora si davvero umiliati e beffati, sostenendo a spada tratta, persino contro il comune buonsenso, la prosecuzione di lavori palesemente irregolari su un tracciato per nulla idoneo ad accogliere un veicolo del peso di 28 tonnellate dalle enormi dimensioni. Incompatibile e non instradabile sia per la limitata ampiezza della carreggiata (7 m, e in alcuni punti anche 6.40, contro una larghezza minima di 7,70 m prescritta dal Codice della strada), sia nella portanza inadeguata del sottofondo”.“Senza considerare, – continua il portavoce dei comitati – la presenza diffusa di insuperabili barriere architettoniche su un percorso che per lunghi tratti del lato mare risulta pure privo di marciapiedi a norma che rendono il servizio di trasporto inaccessibile alle categorie sociali svantaggiate. Un disastro, progettuale, tecnico ed economico, se si considera che solo per il primo lotto i costi di gestione e manutenzione in esercizio della linea filoviaria ammonterebbero a valore corrente a circa 4 milioni di Euro per anno, sulla base di un costo a km stimato da TUA in 5,65 Euro.
In tal modo procurando ulteriore nocumento alle precarie condizioni finanziarie dell’azienda unica dei trasporti. Questi i fatti. Alla luce dei quali Sospiri, e non solo, farebbe molto meglio a riflettere sul proprio operato anziché avversare l’unica decisione politica possibile opportunamente adottata dal Presidente D’Alfonso: fermare lo scempio per contenere e riparare finalmente i danni patrimoniali e ambientali fin qui procurati da una pessima gestione della cosa pubblica”.

“Il compianto Onorevole Nino Sospiri, personalità stimata e di provata onestà intellettuale,- conclude Angiolelli – non avrebbe mai consentito l’orrenda ragnatela di pali e fili sulla Strada parco di Pescara e, in continuità, sulle principali vie cittadine del secondo e terzo lotto”.

 

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