Un risultato, dice adesso la Cna, che «riapre la porta, nella programmazione continentale, a un successivo sviluppo, lungo l’intera dorsale adriatica, delle reti ferroviarie ad alta velocità; sviluppo che l’inerzia degli anni passati aveva invece fortemente rimesso in discussione».
E proprio sulla scarsa capacità di protagonismo della politica abruzzese negli anni passati, punta l’indice la confederazione artigiana presieduta da Italo Lupo: «Solo qualche anno fa – ricorda – eravamo tra i pochi, nei nostri convegni e con i nostri studi, a predicare nel deserto assieme ai colleghi delle altre regioni interessate, contro questa deriva.
I fatti e il tempo ci hanno dato ragione, ed ora – anche grazie al nostro protagonismo – l’Abruzzo ha potuto mettere a frutto quella elaborazione per creare una nuova opportunità. Ampliando e potenziando così la rete dei propri collegamenti, a tutto vantaggio dello sviluppo produttivo e turistico».