Per i tre capigruppo dei partiti di minoranza a Pescara a nulla sono serviti gli appelli che, come forze di opposizione del centrodestra , hanno lanciato nei mesi scorsi e dai quali spiegano, è scaturito il consiglio comunale straordinario, tenutosi lo scorso mese di gennaio e nel quale il sindaco aveva assunto precisi impegni «sistematicamente disattesi da una maggioranza priva di idee e totalmente alla sbando.
L’ultima novità, gravissima, attiene al blocco delle attività collegate alla revisione delle norme tecniche di attuazione (NTA) del PRG che si stavano regolarmente svolgendo nella commissione Gestione del Territorio, con il nostro responsabile contributo teso a migliorarne i contenuti e repentinamente sospese in quanto solo ora Alessandrini si è accorto, con colpevole ritardo, che aveva dimenticato di “parlare ” con gli attori del territorio (evidentemente troppo impegnato a retrodatare ordinanze fantasma….. )».
Per i tre capigrupo questo blocco sta generando un duplice danno per la città «sia per coloro che vogliono investire e che, a causa del mancato recepimento del Decreto Sviluppo da parte del Comune di Pescara, non hanno opportunità per riqualificare gli immobili esistenti, sia per le casse comunali che senza gli introiti della Bucalossi sono alimentate sempre più esclusivamente dalle tasse dei cittadini».