«Il bando che abbiamo pubblicato nei mesi scorsi è andato deserto – specifica l’assessore-. Nell’avviso era contemplato il termine dell’8 ottobre entro cui far esercitare il diritto di prelazione riconosciuto alle due dottoresse attualmente impiegate nella farmacia comunale.
Ma anche in questo caso la seduta è andata deserta. Ora è pervenuta al Comune una proposta per l’affidamento in concessione della farmacia alle medesime condizioni già fissate nel bando precedentemente pubblicato. Gli Uffici stanno quindi valutando la fattibilità giuridica per procedere alla concessione».
La farmacia, ospitata in un locale di 135 mq, con 80 mq di magazzino, sino ad oggi è stata gestita dall’Azienda sociale.
Nella proposta per l’affidamento pervenuta, vengono mantenute le condizioni richieste nel bando con il quale si stabiliva di concedere la farmacia comunale per 9 anni dalla stipula del contratto, a fronte del canone annuo di 68.994 euro, più un canone variabile pari all’1% della dichiarazione IVA relativa all’anno precedente.
Per il primo anno il canone dovrebbe essere determinato in 8.310 €. La base dalla quale partiva il bando era stata fissata nella quota di 77.304 €. Il nuovo concessionario subentrerà anche nei rapporti di lavoro con i 2 farmacisti collaboratori attualmente impegnati all’interno della farmacia comunale, conservando i loro contratti per tutta la durata della concessione. Il concessionario sarà anche tenuto al versamento di altre somme già indicate nel bando.
«Speriamo di poter definire i dettagli in breve tempo – dice ancora l’assessore -. Attualmente la proposta che ci è pervenuta sembra vantaggiosa per l’intero Ente, e ci consentirebbe, finalmente, di porre fine ad un’emorragia di denaro pubblico. In 10 anni, infatti – ricorda la Parlione – e cioè dal 2005, la farmacia comunale ha registrato una perdita che supera i 720.000 euro. Solo l’anno scorso, nel 2014, la perdita registrata è stata di quasi 150.000 euro. Calcolato dal 2005 tale numero arriva a superare i 720.000 euro».