«Il nostro centro – spiega Natascia Belmonte – è specializzato nei trattamenti corpo. Abbiamo pensato, quindi, di affittare una delle nostre cabine ad una professionista che in qualche modo potesse arricchire la nostra offerta. La scelta è ricaduta su una specialista di nail art. La collaborazione è iniziata a giugno e questi primi mesi sono stati molto positivi. Aprire le porte del centro ad un’altra professionista significa far conoscere i nostri servizi ai clienti di quest’ultima. Viceversa per una persona che ha partita Iva e che non ha possibilità di avere un locale tutto suo, significa abbattere dei costi e al tempo stesso attingere ad un pacchetto clienti più ampio».
«Siamo molto soddisfatti – commenta l’assessore al Commercio Lucia D’Onofrio – che questo progetto sta portando esperienze positive. In momenti di crisi come quello che le aziende stanno vivendo, la condivisione degli spazi, la cooperazione e la collaborazione sono l’unico strumento per combatterli. Il progetto di affitto di poltrona per parrucchieri o cabina per estetista è uno strumento potente che consente da un lato di ridurre le spese di coloro che hanno un’attività già avviata e dall’altro di incentivare nuovi professionisti ad avviare la loro attività, contrastando al tempo stesso il lavoro sommerso e l’abusivismo. Speriamo che questa sia solo la prima esperienza di successo e che molti altri scelgano questo percorso».
Secondo quanto stabilito dal progetto, gli artigiani che vogliono aderire dovranno avere una partita iva regolarmente aperta, ed essere iscritti alla Camera di Commercio, all’Inps e all’Inail. Il titolare non può affittare lo spazio a chi ha lavorato nello stesso salone, come dipendente, negli ultimi 3 anni. Niente contratti nemmeno per i titolari di attività che abbiano effettuato licenziamenti negli ultimi 24 mesi. Limitazioni anche relative ai numeri di affitti da eseguire. Le attività con un numero di dipendenti fino a 3 potranno affittare una postazione; per gli esercizi che hanno dai 4 ai 9 dipendenti due postazioni e infine 3 per le imprese con più di 10 dipendenti. Tra i professionisti verrà stipulato un contratto, registrato all’Agenzia delle Entrate.