“A distanza di quasi un mese dall’inizio dell’anno scolastico, – scrivono in una nota la segretaria cittadina del Partito Democratico Romina Di Costanzo e il suo gruppo consiliare, Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio – regna grande caos di fronte alla riorganizzazione del servizio di refezione scolastica, con evidenti disagi alle famiglie.
E’ del tutto palese che alla solerzia con la quale ci si è approcciati nel far lievitare i costi del servizio non corrisponde altrettanta prontezza nel mettere a sistema un servizio informatizzato nei tempi che sia all’altezza delle aspettative, in virtù soprattutto degli aumenti oltremodo raddoppiatiâ€.
Secondo quanto previsto sulla carta dal nuovo sistema, – spiegano gli esponenti PD – le presenze giornaliere vengono registrate on line mediante tablet utilizzati dagli operatori scolastici.
“Solo che stamane, – continuano i rappresentanti PD – una coda di genitori ha dovuto attendere la verifica dell’idoneità dei propri figli davanti a operatori scolastici, che, in diversi casi sprovvisti anche dei necessari supporti elettronici, con estremo impegno cercavano di cimentarsi in un nuovo compito; con il triste epilogo che molti genitori, che hanno presentato nei tempi la domanda saranno costretti a riportare a casa i propri figli in quanto non risultano negli elenchi, il cui aggiornamento è in divenire. Tanti si sono visti costretti a rivolgersi agli uffici della Pubblica Istruzione per avere delucidazioni a seguito delle inefficienze. Per non parlare della mancata trasmissione del codice PAN, che secondo la circolare sarebbe dovuto arrivare al numero telefonico comunicato dal genitore alla presentazione della domanda, codice fondamentale per effettuare le ricariche dei pasti nei punti vendita abilitatiâ€.
“Anzi – secondo Di Costanzo, Gabriele e D’Ignazio – al danno si aggiunge anche la beffa. Ai costi lievitati dei pasti si sommano anche le spese di commissione: del 2,5% di quanto versato (un euro per le somme fino a 40 euro, cioè di una sparuta minoranza). Informazioni che gli stessi operatori del front-office comunale non hanno potuto comunicare alle tante famiglie che nelle settimane precedenti vi si sono rivolte, in quanto la circolare relativa alle specifiche di informatizzazione del servizio è datata solo al 30 settembre, come dire prima diciamo ‘ni’ e poi si vede. Non a caso la validità dei buoni cartacei inizialmente è passata come valida per il primo mese di erogazione e ora rimborsabile presso lo sportello dell’ufficio di P.I., tassativamente entro e non oltre il 9 ottobre, come accredito successivo sul proprio conto, con un limite di rimborso non specificato nella circolare (chi ha più blocchetti se li piange!). Pare tra l’altro che sul sito del Comune ci si possa iscrivere per avere sotto controllo i buoni ma ad oggi nulla di fatto. Solo informazioni che circolano in rete, a cui fanno da controcanto solo la triste evidenza di code e aumentiâ€.
“Un’altra occasione mancata per dimostrare capacità amministrativa in una situazione con un prevedibile epilogo- concludono i tre rappresentanti del PD cittadino, che non mancano di ringraziare la tenacia delle tante mamme, che si sono auto-organizzate. “Un doveroso plauso va invece alle tante mamme e i papà che con tenacia e determinazione, di fronte alla tracotanza dell’amministrazione e alla totale confusione, si sono auto-organizzati, dando luogo a social e chat on line che sin da subito hanno cercato di contrastare la decisione degli aumenti, mediare sulla rigidità delle scadenze di riconsegna delle domande con relativo Isee e colmare il vuoto di informazioni che c’è stato indegnamente da parte della pubblica amministrazione.
Il Sindaco dalle “meno tasse e più servizi†ha nuovamente disatteso i suoi buoni propositiâ€.