E’ questa la sfida del primo Festival delle Terre d’Abruzzo, il grande evento promosso dai Gal abruzzesi (Maiella Verde, Gran Sasso-Velino, Terre Pescaresi, Abruzzo Italico Alto Sangro e Leader Teramano), con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo e la collaborazione di un vasto partenariato di associazioni, in programma da giovedì 8 a domenica 11 ottobre a Pescara.
Il progetto si pone l’obiettivo di portare all’attenzione del grande pubblico il racconto dell’identità rurale delle Terre D’Abruzzo attraverso un programma articolato di attività tra esposizioni, eventi, show gastronomici, laboratori per le scuole e workshop riservati agli addetti ai lavori del mondo della ristorazione e del settore alberghiero. La manifestazione vuole essere infatti un momento di divulgazione, formazione e scambio sulle principali tematiche inerenti la biodiversità delle aree rurali, le tecniche di produzione sostenibile e di conservazione delle varietà, ma anche ricerca di possibili sinergie istituzionali e sociali per lo sviluppo agricolo sostenibile nelle zone interne, approfondimento culturale su tradizioni e civiltà contadina e soprattutto incontro con gli agricoltori e gli allevatori, i veri custodi di questo ricco patrimonio agro-alimentare.
Il festival vuole essere soprattutto una sfida culturale che contribuisca da un lato a rafforzare il valore delle aree rurali e la consapevolezza e la fiducia degli abruzzesi del proprio patrimonio di identità, dall’altro, ad animare il dibattito politico sui temi centrali dello sviluppo delle aree rurali abruzzesi, a cominciare dalle comunità di produttori come modello di difesa della diversità agricola, l’agricoltura di montagna e la multifunzionalità come strumenti di presidio fisico e sociale e la qualità del racconto e la crescita dello spirito d’appartenenza come leve della promozione del territorio. Il festival punta inoltre a capire come nasce ed evolve l’identità di un territorio, per coniugare le peculiarità produttive con la valorizzazione dei saperi tradizionali, senza rinunciare né al mercato né all’identità.
Cuore delle attività proposte nella quattro giorni del festival, sarà il Museo delle Genti d’Abruzzo e Pescara Vecchia, chiamati ad ospitare studenti, ristoratori, produttori, comunità del cibo, addetti ai lavori, ma anche semplici appassionati.
Tutte le mattine, gli spazi del museo si apriranno agli studenti delle scuole superiori e dell’Università con una serie di incontri con alcuni protagonisti dell’enogastronomia regionale, che racconteranno la loro esperienza, e di laboratori tematici per imparare a riconoscere l’identità dei nostri prodotti e dei loro sapori.
Proprio per favorire lo scambio e la messa in rete delle buone pratiche, il festival darà appuntamento ogni pomeriggio al Caffè Letterario ai produttori e alle comunità del cibo provenienti dall’intera regione per la sezione Caffè Agenda 2016, momenti di confronto, introdotti da personaggi di riferimento del settore, per elaborare proposte sui i temi chiave delle politiche di sviluppo rurale nelle aree interne. I risultati saranno approfonditi in un Forum finale con i decision maker regionali per ragionare assieme sull’Agenda 2016.
Spazio, inoltre, alle immagini, ai video e alle pubblicazioni che hanno saputo raccontare in maniera efficace e autentica l’identità delle Terre d’Abruzzo con uno show e l’esposizione multimediale e multisensoriale “Ti racconto le Terre d’Abruzzo†e gli incontri con gli autori. Ma non solo. In programma “Itinerari nei Gusti d’Abruzzoâ€, un fitto calendario di presentazioni dedicato ai luoghi emblematici della nostra regione: un viaggio fotografico alla scoperta di paesaggi e natura, borghi cibi e tradizioni. Sarà allestito, inoltre, un Book Shop Terre d’Abruzzo, spazio espositivo, a cura delle case editrici abruzzesi, in cui sarà possibile approfondire la conoscenza della nostra regione attraverso importanti pubblicazioni, guide e riviste settoriali.
E ancora workshop professionali e show cooking, diretti a ristoratori e appassionati, per incontrare i personaggi dell’enogastronomia abruzzese (chef affermati, osti e produttori), conoscere la costellazione di biodiversità agricola del nostro territorio, scoprire i trucchi del mestiere e apprendere le curiosità legate alla preparazione dei piatti della tradizione.
Non mancherà una vetrina dedicata ai prodotti agroalimentari abruzzesi: dalla Ventricina dell’Alto Vastese allo Zafferano di Navelli, oltre 40, fra presidi Slow Food e comunità del cibo provenienti da tutta la Regione, animeranno una mostra mercato animata da incontri con i produttori e spettacoli culinari. A completare il programma del festival un ricco calendario di degustazioni e cene tematiche a cura dei ristoratori di Pescara Vecchia.