“Lo scopo†spiega Pettinari “è quello di impegnare la Giunta ad esprimersi contrariamente all’istallazione di un deposito con trattamento e successivo smistamento in discariche autorizzate, di prodotti pericolosi e non derivanti da raccolta differenziata nel comune di Cepagatti. Un sito” ricorda il consigliere a 5 stelle “già gravemente provato da operazioni di questo tipo a causa di un grave incendio che nel 1997 colpì proprio il deposito di rifiuti già realizzata nello stesso sitoâ€.
“Non possiamo ignorare questo grave precedente†commenta Domenico Pettinari “ad oggi ancora paghiamo le cause di quell’incendioâ€
Infatti fa presente Pettinari, da verifiche effettuate dallo stesso Comune di Cepagatti presso i propri archivi e dal progetto presentato di istallazione del nuovo deposito di rifiuti non pericolosi e pericolosi, non si è ancora a conoscenza se la zona, come previsto da un’ordinanza dell’allora Sindaco di Cepagatti, sia stata bonificata e messa in sicurezza a seguito dell’inquinamento prodotto dai numerosi fumi tossici che scaturirono dalle fiamme provocate dall’incendio e che hanno provocato dei seri danni al territorio e alle persone.
Inoltre il M5S commenta come nella stessa zona, dove dovrebbe sorgere il deposito di rifiuti pericolosi e non, sono già presenti diversi impianti di stoccaggio, deposito e recupero di rifiuti, tali da saturare completamente la zona dalla possibilità di nuove installazioni di impianti di deposito e trattamento di rifiuti, onde evitare un’alta concentrazione di prodotti pericolosi in una piccola zona con tutti i pericoli che ne derivano per il territorio e le persone che vi abitano.
“Abbiamo recepito le istanze della cittadinanza tutta,†commenta Pettinari “ ed anche della stessa Amministrazione Comunale di Cepagatti che attraverso una delibera di Consiglio Comunale dello scorso 15 settembre ha espresso tutta la sua contrarietà alla realizzazione del progetto. Pertanto†conclude Pettinari “chiediamo l’impegno della Giunta anche per farsi parte diligente presso gli uffici tecnici regionali che in questi giorni stanno valutando la pratica per concedere o meno l’autorizzazione a tale attivitàâ€.