«Nei giorni scorsi, abbiamo sottolineato notevoli inadempienze riscontrate e sotto gli occhi di tutti, consapevoli che esse probabilmente non sono da addebitare ai dipendenti che quotidianamente lavorano sul territorio, ma che sono invece da attribuire a scelte discutibili messe in atto dai vertici della Tradeco. Sono infatti mesi che la ditta ha ben due mezzi, la spazzatrice e il ragno per la raccolta degli ingombranti, fuori uso e non provvede con regolarità alla rimozione di questi ultimi. Così come è evidente la superficialità con cui il servizio di pulizia di strade e marciapiedi viene svolto».
«Abbiamo sempre dimostrato – dice ancora Paolo Cilli – di essere dalla parte delle maestranze Tradeco, con cui fino ad oggi abbiamo tessuto una relazione di estrema collaborazione. Abbiamo sempre pagato con puntualità il servizio, proprio per garantire la corrispondente regolarità del pagamento degli stipendi ai dipendenti. Abbiamo portato le istanze dei lavoratori della Tradeco in tutti i confronti con i vertici dell’azienda, fino in Prefettura, proprio perché consapevoli del prezioso contributo che costantemente viene fornito sul territorio. Tuttavia è innegabile che vi sono delle carenze nella gestione del servizio, imputabili ai vertici dell’azienda, che un’Amministrazione Comunale ha il dovere di contestare e risolvere».
«Ci rammarica – prosegue Cilli – che la nostra nota sia stata fraintesa, tanto più che abbiamo stigmatizzato in maniera chiara l’atteggiamento incivile dei cittadini che, abbandonando selvaggiamente rifiuti di ogni genere, dimostrano una mancanza di rispetto inaccettabile nei confronti della città e dei concittadini. A tal proposito abbiamo sollecitato la Polizia Locale ad intensificare i controlli in questo settore. Nei prossimi giorni, inoltre, verranno attivate una serie di foto trappole acquistate dalla Municipale e che verranno collocate nelle zone nevralgiche della città. Ci auguriamo – conclude Cilli – che la società adempia puntualmente a quanto stabilito contrattualmente, fatto salvo il nostro dovere di sanzionare tutte le continue ed evidenti inadempienze».