Dall’anno prossimo commenta Acerbo quello che oggi è da considerarsi un bracconiere sarà un normale cacciatore.
“Fino ad oggi chi spara a un capriolo o a un cervo in Abruzzo è considerato un bracconiere da perseguire e sanzionare se individuato, -scrive l’esponente PRC- ma a breve in base al nuovo regolamento non lo sarà più e ringrazierà sicuramente i politicanti regionali che gli hanno garantito la possibilità di sparare a cervi e caprioli.
Possibile che la politica regionale, maggioranza e opposizione unite, cerchi i voti di chi non vede l’ora di poter sparare a cervi e caprioli senza problemi?
Visto il coro unanime di tutte le associazioni ambientaliste non stanchiamoci di richiedere al Consiglio regionale di fare un passo indietro cancellando la norma introdotta a metà agosto alla chetichella”.