HGnews L'informazione abruzzese on line
commenta quanto avvenuto ieri dopo l’incontro dell’ex Premier con le istituzioni delle città di Pescara.
Acerbo in evidente disaccordo con quanto avvenuto ieri scrive in una nota:
«E’ davvero indicativo dello stile berlusconiano di Luciano D’Alfonso che per una cena istituzionale con l’ex-Presidente del Consiglio ed ex-Presidente della Commissione Europea scelga un abuso edilizio da lungo tempo in attesa di demolizione».
Ma gli strali di PRC non vengono lanciati in questo caso solo al Governatore PD la cena bipartisan a suo dire ha accolto infatti ai tavoli commensali provenienti da vare aree della politica.
«E’ francamente grave che anche esponenti di SEL non abbiano declinato l’invito facendo presente l’inopportuna circostanza» commenta Acerbo che aggiunge.
«Prodi probabilmente ignora la storia di quel ristorante. Di sicuro D’Alfonso e tutti i commensali abruzzesi sono a conoscenza della situazione del locale visto che la vicenda dello stabilimento Les Paillottes (un cavallo di battaglia dello stesso Acerbo da sempre contrario alla costruzione dell’immobile n.d.r.) è stata oggetto non solo di vicende giudiziarie conclusesi con la condanna del cavaliere Filippo Antonio De Cecco ma anche di ampia attenzione da parte degli organi d’informazione non solo locali e di scontro politico nelle aule istituzionali.
Ricordo – tra i tanti eclatanti episodi che hanno riempito le cronache – che il cavaliere Filippo Antonio mi querelò per aver denunciato in Consiglio Comunale quegli abusi ma che poi fu lui a finire sotto processo (il settimanale L’Espresso titolò Spaghetti boomerang).
Trattandosi di un convegno organizzato dalla Regione -conclude Acerbo nella nota-è da immaginarsi che la cena ai relatori e ai numerosi esponenti politici presenti sia stata offerta dai contribuenti».
